Declino del numero di spermatozoi: abbassamento della fertilità umana e…
Uno studio condotto da un team internazionale ha indagato sul declino del numero di spermatozoi che indica l’abbassamento della fertilità umana, ma non soltanto. Il declino, che è stato registrato nella maggior parte dei continenti, potrebbe essere associato anche ad un aumentato rischio di malattie croniche, cancro ai testicoli e una ridotta durata della vita negli uomini. Questa è la prima analisi che dimostra il declino del numero di spermatozoi tra gli uomini del Sud e Centro America, Asia e Africa ma lo studio si ricollega a studi sul declino del numero di spermatozoi già condotti in passato in Nord America, Europa e Australia. Il declino è stato accelerato nel 21° secolo.
Secondo gli autori dello studio, il declino riflette una crisi globale legata all’ambiente e stile di vita moderni che ha implicazioni per la sopravvivenza della specie umana. Il declino del numero di spermatozoi è accelerato nel 21° secolo come dimostra lo studio condotto su 53 paesi, con dati raccolti in sette anni (2011-2018). La ricerca si concentra sulle tendenze del numero di spermatozoi tra gli uomini nelle regioni non esaminate in precedenza, in particolare Sud America, Asia e Africa. Lo scorso anno la stessa professoressa Shanna H. Swan, che ha coordinato i ricercatori di tale studio, aveva dichiarato che di questo passo già dal 2045 la maggior parte delle coppie avrà bisogno della fecondazione assistita per avere un figlio, invece dal 2060 si comincerà a rischiare l’infertilità naturale.
Declino del numero di spermatozoi: “Le scelte di vita…”
La ricerca spiega che gli uomini in Sud America, Asia e Africa condividono un calo significativo del numero totale di spermatozoi (TSC) e della concentrazione di spermatozoi (SC), come era stato visto in precedenza anche in Nord America, Europa e Australia. Il declino è accelerato dopo gli anni 2000 e dunque ulteriormente preoccupante. “Le scelte di stile di vita e le sostanze chimiche nell’ambiente stanno influenzando negativamente questo sviluppo fetale” ha spiegato il professor Hagai Levine della Hadassah Braun School of Public Health dell’Università Ebraica di Gerusalemme.
L’attuale studio non ha esaminato a fondo le cause del calo del numero di spermatozoi, ma secondo i ricercatori i disturbi dello sviluppo del tratto riproduttivo durante la vita fetale sono collegati alla compromissione della fertilità e ad altri indicatori di disfunzione riproduttiva. Il calo del numero degli spermatozoi influisce sulla fertilità degli uomini. “Abbiamo un problema serio tra le mani che, se non mitigato, potrebbe minacciare la sopravvivenza dell’umanità. Chiediamo urgentemente un’azione globale per promuovere ambienti più sani per tutte le specie e ridurre le esposizioni e i comportamenti che minacciano la nostra salute riproduttiva” ha affermato Levine.