Ferzan Ozpetek ha come peculiarità artistica probabilmente il sapere fotografare momenti di vita nella loro pura essenza offrendoli al pubblico al netto di quei dettagli che forse spesso passano inosservati. Il regista, ospite oggi di Mara Venier a Domenica In, ha ripercorso i momenti più significativi della sua carriera e in particolare gli esordi da aiuto-regista prima di ritrovarsi da solo a dirigere il set.
“Con Francesco Nuti erano davvero bei tempi, ho capito molte cose del mio lavoro e della vita in generale; tutto può cambiare da un momento all’altro come è successo a lui…”. Inizia così il ricordo di Ferzan Ozpetek rispetto al sodalizio con Francesco Nuti; un momento professionale che inevitabilmente ha influito positivamente sulla produzione e visione artistica per il futuro. “Tutto passa, ciò che rimane è il film; negli anni non ricordi chi ha preso premi e riconoscimenti”.
Ferzan Ozpetek e il nuovo film ‘Diamanti’: “Mi commuove il ricordo…”
Non ha dubbi Ferzan Ozpetek nel definirsi soddisfatto ma soprattutto fortunato non tanto per i riconoscimenti internazionali e gli attestati di stima da parte della critica ma piuttosto per l’amore incondizionato del suo pubblico. “L’affetto e il supporto degli spettatori è una goduria; c’è gente che ha visto una entona di volte ‘Mine vaganti’, c’è chi conosce le battute a memoria: è questo quello che conta”. L’attenzione poi passa all’ultima produzione, ‘Diamanti’, un film con 18 donne protagoniste e nel cast spicca proprio la conduttrice di Domenica In, Mara Venier: “Diciamo anche che tu non lo voleva fare” – ha raccontato con il sorriso il regista – “Ogni giorno mi chiamavano e dicevano: ‘La signora Venier non vuole più fare il film’. Poi alla fine ti ho convinta dicendoti che anche io avevo paura di fare questo film…”. Ferzan Ozpetek, sempre a proposito del nuovo film ‘Diamanti’, ha aggiunto: “Mi commuove il ricordo del film, il tempo che ho passato nella sartoria dove ho conosciuto grandi costumisti. Ho riflettuto su come da loro io abbia capito l’importanza del dettaglio e della luce non solo nello spettacolo ma anche nella vita”.