Il 1° maggio si celebra la Festa del Lavoro e forse non tutti sanno che non si tratta unicamente di una festa nostrana, bensì di una celebrazione internazionale, che in Italia fu soppressa durante il periodo del Fascismo e venne ripristinata al termine della Seconda Guerra Mondiale. Se in Italia da oltre 30 anni si festeggia con il Concertone del Primo Maggio, negli altri Stati non mancano tradizioni diverse: ad esempio, in Inghilterra la festa dei lavoratori non cade il 1° maggio, ma il primo lunedì del mese, è chiamata May Day ed è anche un evento che dà il benvenuto alla primavera.
Passano alla Francia, a quelle latitudini si è soliti assistere alle sfilate dei sindacati e regalare un fiore di mughetto come portafortuna. La Spagna è del tutto simile all’Italia, con l’organizzazione di manifestazioni tese a celebrare la Festa del Lavoro. Fanno eccezione gli Stati Uniti d’America e il Canada, che festeggiano il primo lunedì di settembre. Dall’altra parte dell’Atlantico, infatti, la Festa del Lavoro ricorda il “Movimento delle nove ore”, per mezzo del quale si giunse alla legalizzazione dei sindacati. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Festa del Lavoro nel mondo: le origini in Illinois
La Festa del lavoro, che in Italia si festeggia il 1 maggio, segue la stessa data un po’ in tutti i Paesi del mondo. La ricorrenza, nata per celebrare e ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, era nata originariamente per festeggiare il traguardo della riduzione della giornata lavorativa. La Festa nasce nell’Illinois in un periodo di frequenti manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche nel corso della Rivoluzione Industriale negli Stati Uniti d’America. Le proteste, guidate dall’Associazione dell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani, avevano come scopo quello di riaffermare i propri diritti.
Nel 1866, a Chicago, in Illinois, fu approvata la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere, ma la Festa del Lavoro era ancora lontana. Entrò però in vigore solamente il 1 maggio 1867 e la conquista fu festeggiata con una grande e imponente manifestazione alla quale parteciparono almeno diecimila partecipanti. 19 anni dopo, in occasione della ricorrenza, la Federation of Organized Trades and Labour Unions decise che quello sarebbe stato il giorno di scadenza limite per estendere tale in tutti gli Stati Uniti, pena lo sciopero dal lavoro. La polizia, chiamata a sedare gli animi della folla, sparò sui manifestanti, uccidendone due. La risposta degli anarchici locali fu un attacco contro la polizia con una bomba che provocò la morte di sei poliziotti. A quel punto, la polizia sparò sui manifestanti, uccidendo un numero indefinito di persone. Proprio da quel giorno, la Festa del lavoro nel mondo viene celebrata il 1 maggio.
Festa del Lavoro nel mondo: la celebrazione
Nel 1887 Grover Cleveland, allora presidente degli Stati Uniti d’America, ritenne che la giornata del 1 maggio sarebbe potuta diventare un’opportunità per ricordare nel mondo gli episodi di Chicago. Le notizie su quanto accaduto a Chicago si diffusero anche in altri Stati degli USA e poi ben presto in Europa. Nel 1894 la data fu adottata in Canada mentre al Congresso di Parigi nel 1889 il 1 maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa del lavoro, e fu adottata poi da molti Paesi nel mondo.
In Australia inizialmente la celebrazione si teneva il 1 maggio come nel resto del mondo ma in epoca più recente laFesta del lavoro si fa cadere il primo lunedì di maggio, di marzo o di ottobre. La commemorazione del 1 maggio fu poi ripresa anche dalla Chiesa Cattolica: il 1 maggio 1955 papa Pio XII istituì la festa di San Giuseppe lavoratore, in modo che tale data potesse essere condivisa anche dai lavoratori cattolici. Questo contribuì alla sua diffusione.