Eid al-Adha, la festa del sacrificio, cade in un momento particolare per il mondo musulmano e appare quasi come una “sfida” con la guerra di Gaza in corso. Si tratta di una delle festività più importanti per l’Islam, infatti viene celebrata dai musulmani in tutto il mondo con riti religiosi e civili, ma non può che essere diverso il clima in Medio Oriente, in particolare nella Striscia di Gaza, visto che mancano i beni essenziali. Un aspetto chiave della festa del sacrificio, e anche molto discusso, è il sacrificio degli animali, ma con l’alto costo di pecore e bovini è quasi impossibile per le famiglie, che devono rinunciare anche a indossare abiti nuovi, come vorrebbe invece la tradizione, secondo cui gli uomini scelgono abiti bianchi, che rappresentano purezza e uguaglianza, mentre le donne colorati.
Manca tutto, in primis la pace, e non ci si può neppure scambiare gli auguri, tra posti di blocco, restrizioni e coprifuoco. Eppure, c’è qualcuno che riesce a celebrare l’Eid al-Adha con estrema semplicità, con pochissimi pasti tradizionali e riunendosi in preghiera a casa, per chi ne ha ancora una, o in uno dei tanti rifugi, a testimonianza della resilienza dei cittadini di Gaza che continuano a sperare in un futuro migliore.
FESTA DEL SACRIFICIO: ORIGINI, STORIA E TRADIZIONI
Eid al-Adha è il giorno in cui l’Islam ricorda il sacrificio del Profeta Ibrahim che, in base alla tradizione islamica, fu disposto a sacrificare il figlio Ismaele pur di obbedire ad Allah, che però intervenne e lo sostituì con un ariete. I musulmani eseguono il sacrificio della Udhiya o del Qurbani: dopo la preghiera, una parte della carne di pecora, capra, mucca o cammello viene donata per aiutare chi è in difficoltà. La tradizione vuole che la carne venga divisa in tre parti: una per la famiglia, una per i cari e l’altra per i bisognosi, a testimonianza della solidarietà e comunione.
Oltre ai momenti di preghiera, ve ne sono anche di convivialità, con pasti condivisi, strade addobbate a festa e regali per i bambini. Quest’anno la festa del sacrificio cade il 16 giugno, ma la data può cambiare in base agli avvistamenti della luna nel mondo, comunque viene celebrato per tre giorni, quindi quest’anno terminerà martedì 18 giugno. Ogni anno cade dopo l’Hajj, il pellegrinaggio alla Mecca, motivo per il quale Eid al-Adha è anche un momento di riflessione e rinnovamento della fede, oltre che di festa.
APPELLI CONTRO LE MACELLAZIONI ABUSIVE DI ANIMALI
Negli anni ci sono state diverse polemiche e denunce per le macellazioni degli animali in occasione della festa del sacrificio. Quest’anno il Ministero della Salute ha fornito indicazioni e misure per una procedura corretta in occasione dell’Eid al-Adha: ad esempio, vanno effettuate solo in impianti riconosciuti. Eppure, c’è grande preoccupazione in Italia, ad esempio nella Piana del Sele, dove ci sono molti cittadini musulmani, c’è il timore degli animalisti per questa pratica.
Se in generale in Italia gli animali vengono uccisi seguendo le normative nazionali ed europee, in questo rituale invece la procedura è diversa perché, come denunciato dall’animalista Alfredo Riccio e riportato da Salerno Today, gli animali “vengono sgozzati e uccisi per dissanguamento, senza stordimento preventivo“. Non a caso Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione d’inchiesta alla Camera per la sicurezza e il degrado delle periferie italiane, ha annunciato in questi giorni l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare sulla festa del sacrificio, Eid al-Adha, per il “modo vergognoso” in cui viene celebrata, cioè con lo “sgozzamento di migliaia di animali in tutta Italia“. Una sorte che solo in Lombardia tocca a oltre 100mila animali.