Continuano le celebrazioni per la Festa della Repubblica italiana, la ricorrenza che coincide con la data del referendum istituzionale del 1946. I principali esponenti politici hanno espresso grande orgoglio per il Paese, a partire dal vicepremier Matteo Salvini: “Buona Festa della Repubblica a tutti: che sia una giornata di orgoglio e sorrisi, nell’impegno per il futuro della nostra splendida Italia”.
Anche il primo ministro Giorgia Meloni ha voluto dedicare un omaggio alla Festa della Repubblica italiana: “Sempre una forte emozione partecipare alle celebrazioni del 2 giugno. Commemoriamo oggi il 77° Anniversario della nascita della nostra Repubblica, simbolo di unità nazionale e identità del popolo italiano. Con orgoglio onoriamo la nostra storia e i valori fondanti della Costituzione italiana. Rendiamo omaggio ai Caduti che hanno sacrificato la loro vita per la difesa della Patria e per i sacri principi di libertà, uguaglianza e democrazia e ringraziamo i militari delle #ForzeArmate che ogni giorno, con spirito di servizio e dedizione incrollabile, lavorano per la pace e la stabilità dell’Italia e del mondo. Grazie a tutti coloro che contribuiscono a rendere l’Italia la grandiosa nazione che è. Buona festa della Repubblica a tutti”. (Aggiornamento di MB)
FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA, TRICOLORE A PALAZZO CHIGI
In occasione della Festa della Repubblica italiana, dalle ore 00:01 all’alba del 2 giugno e dall’imbrunire alle ore 23:59 sempre del 2 giugno, la facciata principale di Palazzo Chigi, sarà illuminata con il tricolore italiano. Come riportato dalla presidenza del Consiglio, la bandiera italiana e quella europea saranno esposte anche sui pennoni presenti alla finestra della Sala del Consiglio dei Ministri che affaccia su via del Corso.
Un altro modo per celebrare la Festa della Repubblica italiana, omaggiata nelle ultime ore dai principali esponenti politici. In un messaggio inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, al termine della rivista militare ai Fori Imperiali per la Festa della Repubblica, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha evidenziato: “Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto il suo pieno compiacimento per il contributo dato dalle donne e dagli uomini della Difesa al pieno successo della manifestazione. Le Forze armate, patrimonio del nostro Paese, ancora una volta, con orgoglio, hanno rappresentato storia, cultura e valori della nostra comunità”. (Aggiornamento di MB)
FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA, LE FRECCE TRICOLORE
Si è conclusa la parata del 2 giugno a Roma, in cielo sfrecciano le Frecce tricolori per segnare la fine della sfilata. La Festa della Repubblica italiana viene celebrata sui social networ da tutti i protagonisti della vita politica, ma nel corso della giornata sono previste ulteriori celebrazioni da parte degli organi istituzionali. Questo l’omaggio del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: “La Festa della Repubblica è un grande momento di Unità nazionale. E’ quel momento in cui si cerca di esaltare i valori condivisi. Perché in una democrazia matura è bene che ci sia sempre una cornice di valori che siano condivisi da tutti quanti, al di là delle legittime e diverse posizioni, e che sia il segno dell’Unità nazionale secondo quanto afferma la nostra Costituzione”.
Tra i tanti messaggi, quello della ministra per l’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini: “Nel 77esimo anniversario della Festa della Repubblica, ricordiamo i sacrifici e il coraggio che hanno portato il popolo italiano a riscrivere la storia del nostro Paese. Un’Italia finalmente libera, democratica, repubblicana. Abbiamo il dovere di preservare nella memoria collettiva quei momenti difficili ma che ci videro uniti, forti e fieri nella nostra italianità. E mentre pensiamo al nostro passato, guidati dalla Costituzione, possiamo guardare al futuro con l’ottimismo della speranza, abbracciando le opportunità e le sfide che ci aspettano. Buona Festa della Repubblica a tutti”.
IL MESSAGGIO DI MATTARELLA PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Dopo aver deposto fiori e omaggi all’Altare della Patria questa mattina, il Presidente Sergio Mattarella si avvia ad assistere assieme ai vertici dello Stato alla parata militare presso i Fori Imperiali, culmine della celebrazione per la Festa della Repubblica italiana. Nel messaggio scritto dal Capo dello Stato e diretto alle Forze Armate si legge il richiamo ai valori costituzionali che fondano questo Paese.
«I valori della scelta del 2 giugno 1946, trasfusi nella Carta costituzionale di cui ricordiamo i 75 anni di vita, continuano a guidarci nel cammino di un’Italia autorevole protagonista in quell’Unione Europea che abbiamo contribuito a edificare. Libertà, uguaglianza, solidarietà, rispetto dei diritti dei singoli e delle comunità sono pilastri fondamentali della nostra Carta costituzionale»; a quegli stessi valori per cui si celebra oggi 2 giugno la Festa della Repubblica Italiana, si ispira l’azione stessa delle Forze Armate «che contribuiscono in maniera significativa alla cornice di sicurezza della nostra comunità nazionale e alla causa della pace nel mondo». Applicati al giorno d’oggi con i problemi purtroppo ben noti che l’intero mondo assiste sul fronte delle guerre, «L’orizzonte di una difesa europea realmente integrata è la nuova sfida che attende le Forze Armate. I riconoscimenti degli alleati e dei Paesi amici, la stima e l’affetto delle popolazioni che i nostri militari assistono, sono prova eloquente della qualità del loro impegno e della credibilità conquistate nelle missioni di pace e di sicurezza al servizio del bene comune». Parlando direttamente della guerra in Ucraina, Mattarella nel suo messaggio alle Forze Armate ribadisce come l’Italia sia «fermamente schierata per la difesa della sua libertà, integrità territoriale e indipendenza, perché non vi sia un futuro nel quale la forza del diritto viene sostituita dal diritto del più forte. Una ordinata comunità internazionale non può che basarsi sul rispetto di questi principi».
#2giugno #FestadellaRepubblica il Presidente #Mattarella ?? depone una corona d’alloro all’#AltaredellaPatria pic.twitter.com/htslBYuM7U
— Quirinale (@Quirinale) June 2, 2023
CHE COS’È LA FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA E PERCHÈ SI FESTEGGIA OGGI
Da 77 anni si celebra la Festa della Repubblica italiana italiana e come ogni 2 giugno 1946 l’intento nazionale è quello di fare memoria di quei momenti che cambiarono per sempre la storia di una Nazione uscita a brandelli dalla Seconda Guerra Mondiale. Capire cos’è la Festa della Repubblica Italiana, da un mero punto di vista “storico”, è molto semplice: il 2 giugno 1946 si tenne il Referendum sulla forma istituzionale dello Stato che sarebbe dovuto sorgere dopo i 20 anni del Fascismo.
Rimanere una monarchia parlamentare come lo era sempre stato dall’Unità di Italia nell’Ottocento o diventare una repubblica parlamentare: ebbene gli italiani, non senza scontri e polemiche varie, scelsero per porre fine alla presenza dei Savoia e inaugurare la Repubblica italiana giunta fino al giorno d’oggi. Si votava per «scegliere tra Repubblica e Monarchia e per eleggere i deputati dell’Assemblea Costituente» – come si legge nello storico quesito del Referendum di quel 2 giugno 1946 -, in grado di redigere «la nuova carta costituzionale». La celebrazione principale della Festa della Repubblica Italiana avviene a Roma con il Presidente della Repubblica che depone omaggi alla tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria, seguita dalla storica parata militare lungo via dei Fori Imperiali.
IL REFERENDUM DEL 2 GIUGNO 1946: LA NASCITA DELLA REPUBBLICA
«A conclusione di un complesso periodo di transizione segnato dalle azioni di movimenti e partiti antifascisti e dall’avanzata degli alleati in un Paese diviso e devastato dalla guerra», si legge sul sito del Quirinale, il Referendum del 2 giugno 1946 diede vita alla nascita della Repubblica. Prima della Festa della Repubblica Italiana, la giornata celebrativa nazionale del Regno d’Italia era la festa dello Statuto Albertino, che si teneva nella prima domenica di giugno.
L’affluenza al voto per il referendum su cui si divise una nazione intera fu altissima: nel 1946 gli aventi diritto al voto erano 28 milioni (28.005.449), i votanti furono quasi 25 milioni (24.946.878), pari all’89,08%. I voti validi 23.437.143 e di questi 12.718.641 (pari al 54,27%) si espressero a favore della Repubblica, 10.718.502 (pari al 45,73%) a favore della Monarchia: «guardando alla concretezza dei numeri, la frattura dell’elettorato sulla questione istituzionale fu radicale», si legge ancora sul sito del Quirinale nelle celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana, «il referendum avvenne in un clima di tensione, tra polemiche sulla regolarità del referendum, accuse di brogli, polemiche sulla stampa, ricorsi e reclami. In virtù dei risultati ed esaurita la valutazione dei ricorsi, il 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione proclamò in modo ufficiale la nascita della Repubblica Italiana. L’Italia cessava di essere una monarchia e diventava una Repubblica». Il Re e i Savoia in generale venivano visti dalla maggioranza degli italiani troppo remissivi nei confronti della dittatura instaurata da Benito Mussulini negli anni Venti del Novecento: al netto di ciò, lo scontro e la divisione prima (e pure dopo, fino alle prime Elezioni Politiche del 1948) del Referendum hanno portato l’Italia a dover scegliere tra due idee diverse, due tradizioni diverse. Nonostante i risultati del referendum vennero resi noti il 18 giugno con la Corte di Cassazione, la Festa della Repubblica Italiana si scelse di tenerla il 2 giugno a imperitura memoria di quel primo vero grande momento di democrazia popolare che è stato il Referendum.