Ci addentriamo sempre di più nella Festa della Repubblica italiana che anche in questo 2024 – come da tradizione consolidata – cade evocativamente il 2 giugno, giornata in cui nel 1946 si tenne il famoso referendum per scegliere tra monarchia e repubblica: un momento fondamentale della storia del nostro Bel Paese, rievocato anche ieri sera del presidente Sergio Mattarella, intervenuto poco prima dell’inizio del tradizionale concerto per la Festa della Repubblica che si tiene ogni anno nel salone dei Corazzieri al Quirinale.



Il 2 giugno del 1946“, ha ricordato il Capo di Stato, “l’Italia sceglieva la Repubblica” con un voto che diede il via “della vita democratica” e che rappresentò “una chiamata alla responsabilità” per il popolo; ed esprimendo la sua “amarezza e preoccupazione” per l’attualità sempre più conflittuale il presidente ha invitato tutti – alla soglia della Festa della Repubblica italiana – a “rifiutare con determinazione baratti insidiosi: sicurezza a detrimento dei diritti, assenza di conflitti aggressivi in cambio di sottomissione, ordine attraverso paura e repressione“, promuovendo “la pace, libertà e sviluppo, democrazia e diffusione del benessere, maturazione civile, crescita economica e dei diritti“. (Agg di Lorenzo Drigo)



PERCHÉ LA FESTA DELLA REPUBBLICA CADE IL 2 GIUGNO 2024?

La Repubblica italiana compie 78 anni e oggi, infatti, è la Festa della Repubblica Italiana: il 2 giugno 1946 e il giorno dopo in Italia si tenne il referendum con cui gli italiani bocciarono la monarchia, scegliendo come forma istituzionale appunto la Repubblica. Un giorno carico di significati quello della Festa della Repubblica, anche perché per la prima volta parteciparono al voto anche le donne, come viene ricordato da Paola Cortellesi nel suo film di successo “C’è ancora domani“. In realtà, non è sempre stato questo il giorno in cui celebrare la nascita della Repubblica italiana, perché dal 1977 fu una festa mobile, che veniva celebrata la prima domenica di giugno.



Il ritorno al 2 giugno fu deciso nel 2001 su richiesta dell’allora Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, il quale è stato decisivo anche per il ritorno della parata militare, visto che era stata sospesa per alcuni anni (mentre nel 2020 e 2021 la causa fu il Covid). C’è un cerimoniale preciso per la Festa della Repubblica italiana che si ripete ogni anno a Roma: dall’alzabandiera all’Altare della Patria fino all’omaggio a cui sono tenute tutte le principali cariche dello Stato al Milite ignoto, dove viene deposta una corona d’alloro, poi si procede con l’inno nazionale, di Mameli, e col sorvolo delle Frecce tricolori.

IL CERIMONIALE A ROMA PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2024, NEL RESTO D’ITALIA E ALL’ESTERO

Tornando alla parata militare per la Festa della Repubblica italiana 2024, che ogni anno ha un tema diverso, anche quest’anno il Capo dello Stato Sergio Mattarella siederà sulla tribuna presidenziale. Dovrebbe condurlo lì la Lancia Flaminia storica, di cui ve ne sono solo quattro esemplari. Si tratta dell’auto voluta da Cossiga non solo per questa giornata speciale, ma pure per l’insediamento dei presidenti al Quirinale. L’Inno nazionale sarà cantato alla parata militare da Claudio Baglioni. In realtà, il cerimoniale scatta il giorno prima, perché ad esempio la sera dell’1 giugno è previsto il ricevimento serale per le autorità e gli ospiti al Quirinale, una tradizione che è tornata per volontà di Mattarella, visto che era stata sospesa da Giorgio Napolitano per questioni di sobrietà.

Nel pomeriggio, invece, l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai tiene un concerto nel palazzo presidenziale. Il cerimoniale si chiude nel pomeriggio del 2 giugno con l’apertura dei giardini del Palazzo del Quirinale a tutti, ma in tutta Italia sono previste cerimonie, ricevimenti per le autorità locali, manifestazioni pubbliche. All’estero, invece, sono le ambasciate a organizzare le cerimonie a cui vengono invitati i Capi di Stato del Paese che le ospita, i quali mandano ogni anno gli auguri al nostro Presidente della Repubblica italiana.

FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA 2024, LA FINE DELLA MONARCHIA ALLE URNE

Tornando al 2 giugno 1946 che ha sancito la nascita della Repubblica italiana, e quindi anche della sua festa, la vittoria di questa forma istituzionale non fu netta, perché i voti di scarto furono due milioni circa. Si spiegano anche così le polemiche che seguirono sulla genuinità dei risultati, comunque infondate, perché non erano supportate da dati di fatto.

Peraltro, lo storico Giovanni Sabbatucci spiegò che la monarchia era comunque finita e che la stessa dinastia dei Savoia, che pagò con quel voto le sue colpe per il ventennio fascista, era consapevole che la monarchia non poteva sopravvivere, infatti la Repubblica italiana non fu mai minacciata. Anche se quel giorno viene associato alla Festa della Repubblica italiana 2024, è bene ricordare che il 2 giugno di 78 anni fa gli italiani furono chiamati a votare anche per l’elezione di coloro che avrebbero formato l’Assemblea Costituente per scrivere la Costituzione. Fu un giorno storico anche perché furono le prime elezioni libere dall’avvento del fascismo.