Tra le opere narrative più importanti che la letteratura abbia dedicato al Natale, probabilmente il trono di più importante, se non di migliore, spetta al Canto di Natale scritto da Charles Dickens nel 1843. Un’opera talmente importante da diventare un archetipo su cui si sono plasmati centinaia di adattamenti per ogni forma di spettacolo, in primis il cinema che ha cominciato a raccontare questa storia con le immagini nel 1901. Tra le molte versioni di pregio (quella Disney con Topolino e zio Paperone, quella di Robert Zemeckis>, S.O.S Fantasmi, eccetera), quella che ci sembra doveroso rivalutare, o meglio riportare all’attenzione dello spettatore italiano, è Festa in casa Muppet, che nei Paesi anglosassoni è giustamente un classico.



Il film del 1992 vede gli scatenati pupazzi animati rileggere la novella dickensiana secondo la loro ottica parodistica, ma non troppo, diventando loro stessi i fantasmi dei Natali passati, presenti e futuri che perseguitano Scrooge (uno straordinario Michael Caine), l’avarissimo e cinico affarista il cui carattere ha rovinato la sua vita e rischia di rovinare quella di molti altri. Diretto da Brian Henson, figlio di Jim e Jane, i due creatori dei Muppet, il film mantiene intatto lo spirito di Dickens e la struttura del testo, ma la sceneggiatura di Jerry Juhl ne sfrutta l’andamento episodico per creare spazi in cui i Muppet possano dar vita alle loro gag e alla loro gioia musicale (a cura di Miles Goodman e Paul Williams, quest’ultimo compare anche in un cameo).



Il risultato è un mix in perfetto equilibrio tra l’emozione e il pathos dickensiani, garantiti dal superbo protagonista e dalla cura delle atmosfere, dalla delicatezza con cui la storia di Scrooge, specie il suo portato emotivo represso dal denaro, viene delineata, e la verve dei pupazzi che non si pongono mai come distruttori iconoclasti (come erano in parte durante gli show tv, mentre qui produce e distribuisce Disney Pictures), ma come vivacissimi sostenitori dell’intrattenimento a suon di canzoni, humour per i più piccoli (garantito da Gonzo, nei panni di Dickens, e del ratto Rizzo), momenti di surrealtà, come nell’irresistibile festa natalizia del passato.



Praticamente perfetto, in grado di accontentare tutti, tanto gli amanti della tradizione quanto della bonaria follia dei personaggi, Festa in casa Muppet (disponibile su Disney+) è un film che, visto con occhi adulti, poteva osare anche di più, ma nell’ottica di ciò che un film delle feste vuole – e forse deve – essere, ossia una coperta calda con cui avvolgere la famiglia, è davvero tutto ciò che a un’opera simile possiamo chiedere.

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