STRISCIONE DUMFRIES, FASCICOLO IN PROCURA
Sarà aperto un fascicolo riguardo un episodio stonato andato in scena nel corso della festa scudetto dell’Inter. Non la prima volta, purtroppo, in cui i protagonisti di una celebrazione con i propri tifosi si lasciano andare a messaggi poco consoni: in questo caso il protagonista è stato Denzel Dumfries, che durante i festeggiamenti per la seconda stella dell’Inter ha preso in mano uno striscione che lo raffigurava mentre teneva al guinzaglio un cane il cui volto è quello di Theo Hernandez.
Bisogna ricordare che nel derby del lunedì precedente, quello che aveva consegnato lo scudetto all’Inter, entrambi erano stati espulsi, venendo a contatto nel finale; nervi tesi dunque e ora, dopo lo striscione, la Procura della FIGC vuole vederci chiaro e aprirà un fascicolo. A venire contestato dovrebbe essere l’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva che parla di “lealtà, correttezza e probità” da parte dei tesserati; sia come sia, Dumfries e l’Inter (in quanto società proprietaria del cartellino) dovrebbero cavarsela con una multa.
I PRECEDENTI DEL CASO DUMFRIES
Va infatti detto che lo striscione esposto da Dumfries nel corso della festa scudetto dell’Inter non rappresenta il primo caso di comportamento che lede l’articolo del Codice: proprio Theo Hernandez, insieme a Mike Maignan, Rade Krunic e Sandro Tonali, due anni prima si era reso protagonista di qualcosa di simile, quando i quattro giocatori del Milan che celebravano a loro volta il tricolore avevano mostrato uno striscione che invitava l’Inter a mettersi la Coppa Italia in un certo… posto, facendo riferimento al trofeo che i nerazzurri avevano vinto poco prima.
In quel caso, appunto, i tesserati se l’erano cavata con multe tra i 4 e i 5 mila euro mentre erano stati 12 mila quelli pagati dal Milan. Ancora, poco dopo, Nicolò Zaniolo aveva rivolto cori offensivi contro la Lazio nella sera della vittoria della Conference League, da lui risolta a favore della Roma: ammenda anche per l’attuale giocatore dell’Aston Villa e la società giallorossa, lo stesso è accaduto poco fa quando la Roma ha vinto il derby e Gianluca Mancini, anche in quel caso matchwinner, è andato sotto la curva Sud sventolando un bandierone che raffigurava un topo su campo biancoceleste, chiaro riferimento alla Lazio. Nessuna squalifica al calciatore, solo multe e lo stesso dovrebbe succedere a Dumfries e l’Inter.