Una festa per sole donne musulmane è stata organizzata all’acquapark di Limbiate, in provincia di Monza, da una società privata. L’evento, denominato Bahjia (una parola araba che significa “felicità, gioia”) Pool Party, come riportato nella locandina diffusa attraverso i social network ed evidenziato da Libero Quotidiano, si svolgerà il prossimo 8 luglio tra scivoli, trampolini, sdraio e un aperitivo ovviamente analcolico. Le partecipanti potranno “divertirsi in totale libertà”. In molte si sono mostrate interessate a partecipare.



I promotori hanno risposto ai dubbi degli interessati. La domanda più gettonata è stata sicuramente quella relativa all’abbigliamento. “È una giornata riservata alle sole donne e quindi in generale si potrà stare senza hijab, ma consigliamo comunque di munirsi di burkini o di un cambio di riserva per potere valutare personalmente”, hanno scritto. Inoltre, è stato assicurato che non ci saranno telecamere di sorveglianza, non verranno effettuate riprese con foto e video e non ci sarà possibilità di essere viste da spettatori indiscreti, in quanto l’area è circondata dal verde e inaccessibile.



Festa per donne musulmane all’acquapark di Limbiate: è polemica

La festa per sole donne musulmane all’acquapark di Limbiate ha scatenato non poche polemiche. Isabella Tovaglieri, eurodeputata leghista e membro della commissione per i Diritti delle donne e della parità di genere di Bruxelles l’ha definita apertamente una iniziativa all’insegna della “segregazione femminile”. L’esponente del Carroccio, nella sua denuncia, ha voluto sottolineare anche che all’evento sono ammesse anche le bambine con biglietto ridotto fino a 9 anni. “In questo modo, vengono indottrinate prematuramente e in modo subdolo, anche attraverso un’occasione di svago, alla segregazione e alla sottomissione”. Pare che sia stato concesso anche l’ingresso ai bambini, ma esclusivamente sotto una certa età.



La società organizzatrice ha informalmente definito “inutili” le polemiche sull’evento e ha ribadito che non si tratta di un’occasione di divertimento limitata esclusivamente alle fedeli musulmane, ma semplicemente alle donne in generale. Inoltre, è stato evidenziato come ciò non sia così inusuale, dato che esistono anche palestre femminili.