IL CASO DEI “FESTINI HOT” NELLA CHIESA DI NEWCASTLE: INDAGA IL VATICANO

Ora anche il Vaticano indaga ufficialmente su quanto avvenuto nella Diocesi cattolica di Newcastle a seguito delle dimissioni lo scorso dicembre del vescovo di Hexham e Newcastle, Mons. Robert Byrne. Secondo quanto riferisce il Daily Mail, sarebbero dei presunti festini hot avvenuti durante il lockdown per Covid nella cattedrale di St. Mary ad aver portato lo scompiglio all’interno della Chiesa cattolica inglese, tanto da portare la Santa Sede ad aprire ufficialmente un canale di approfondimento. A condurre le indagini sarà l’arcivescovo di Liverpool a cui è stato chiesto di preparare «un rapporto approfondito sugli eventi che hanno portato alle dimissioni del vescovo Byrne».



Secondo quanto riportato dal “Sunday”, il primo quotidiano a dare notizia, non è ancora chiesto se il vescovo avesse preso direttamente parte al presunto “sex party” o se invece ne fosse solo venuto a conoscenza successivamente. Siamo nella primavera 2020 e in Inghilterra si è in tempo di lockdown: pare dunque che ad organizzare tali festini hot sia stato un decano della Cattedrale di Newcastle, Michael McCoy. Il “Sunday Times” ha poi rivelato che diversi fedeli avrebbero denunciato l’accaduto dopo le “voci” numerose emerse nei mesi successivi all’interno della Diocesi: «diverse denunce sono state presentate da persone all’interno della diocesi dopo che sono venute alla luce informazioni su un festino sessuale che si svolgeva negli alloggi dei sacerdoti annessi alla cattedrale di Newcastle», riporta il Daily Mail. Sempre secondo la stampa Uk, il sacerdote 57enne avrebbe invitato alcuni fedeli a partecipare ai festini hot proprio quando gli incontri erano proibiti per legge.



DIMISSIONI VESCOVO E SUICIDIO DECANO: COSA SUCCEDE NELLA DIOCESI DI NEWCASTLE DOPO I PRESUNTI FESTINI HOT

La vicenda ha poi preso una piega ancora più drammatica quando lo stesso decano McCoy nell’aprile 2021 si è impiccato all’improvviso, solo pochi giorni dopo la comunicazione delle autorità sulle indagini aperte per accuse ricevute di abusi su minori (fatti però avvenuti tra il 2007 e il 2010). Il “Catholic Safeguarding Standards Agency” ha poi fatto sapere di aver aperto una indagine «ufficiale, indipendente, non preprogrammata», mentre ora è anche il Vaticano ad occuparsene direttamente con l’indagine affidata al vescovo di Liverpool Malcom McMahon: l’accelerazione improvvisa al caos nella Diocesi di Newcastle è giunta con le dimissioni nel dicembre 2022 del vescovo Byrne. Prendendo commiato il prelato aveva dichiarato: «il mio proprio discernimento mi ha portato a riconoscere che mi sento incapace di continuare a servire le persone della diocesi nel modo che vorrei».



Da quanto riporta la stampa Uk, il vescovo non sembra aver partecipato ai festini hot nella Cattedrale ma il Vaticano ora vuole capire se per caso ne fosse venuto a conoscenza senza prendere le dovute misure: in portavoce della diocesi ha affermato che «rimaniamo pienamente impegnati nella salvaguardia e nel fornire garanzie che le procedure di salvaguardia siano come devono essere». Le indagini del Vaticano dunque potrebbero avvenire su più fronti: i festini hot in cattedrale, le dimissioni del vescovo e anche il drammatico suicidio del decano accusato. Il tutto mentre nella Chiesa il tema dei “sex party” è divenuto improvvisamente “di moda” dopo le denunce fatte dal Papa Emerito Benedetto XVI nel suo libro pubblicato postumo “Che cos’è il Cristianesimo”: Ratzinger nel testo sottolinea come «In diversi seminari si formarono ‘club’ omosessuali che agivano più o meno apertamente e che chiaramente trasformarono il clima nei seminari. In un seminario nella Germania meridionale i candidati al sacerdozio e i candidati all’ufficio laicale di referente pastorale vivevano insieme. Durante i pasti comuni, i seminaristi stavano insieme ai referenti pastorali coniugati in parte accompagnati da moglie e figli e in qualche caso dalle loro fidanzate. Il clima nel seminario non poteva aiutare la formazione sacerdotale».