Il soprano Diana Damrau e l’arpista Xavier de Maistre lavorano insieme ad un progetto di raro e prezioso: lieder – ossia canzoni per voce impostata – accompagnati non da pianoforte o da un’orchestra (come è abbastanza comune) ma dall’arpa. Ora sono impegnati in un tour mondiale che è iniziato la scorsa primavera e continuerà fino a giugno 2020, con interruzioni, naturalmente, a causa di altri lavori dei due artisti.



Ho ascoltato uno dei loro concerti alla Haus für Mozart il 22 agosto durante la loro sosta al Festival di Salisburgo. Le date dei concerti del tour possono essere letto nei siti Web dei due artisti.

Con l’arpa del solista e virtuoso Xavier de Maistre, Diana Damrau si esibisce già da oltre dieci anni. Questo è il loro quinto programma insieme. La Damrau sottolinea che l’arpa è un meraviglioso strumento armonico e proviene dalla lyra il primo effettivo strumento di accompagnamento della voce umana. Con l’arpa – sostiene – si può fare molto di più di quanto molti di noi possano immaginare. “Dalla nostro prima sessione, io e Xavier siamo rimasti molto sorpresi ed abbiamo subito deciso di creare programmi insieme. Xavier ha una grande attenzione per la poesia e per i cantanti ed è un partner ideale sul palcoscenico”.



Il canto con l’arpa è diverso da quello con il pianoforte. I cantanti sono un po’ più esposti ma hanno anche un più grande spettro nei suoni più morbidi ed un più breve “riverbero”. Non tutti i lieder possono essere accompagnati con l’arpa (come ad esempio la serie di lieder di Schubert “Erlkönig”, caratterizzati da lunghi e ripetitivi accordi dissonanti), ma forse l’ottanta per cento del repertorio di lieder può essere accompagnato dall’arpa.

Il programma dei concerti in questo tour mondiale è romantico e color pastello: una selezioni di brani di Mendelssohn, Rachmaninov, Vlasov, Hahn, Ravel e Poulenc. Xavier de Maistre esegue anche due virtuosi brani solistici per sola arpa.



Mendelssohns viene dalla tradizione della “Hausmusik”, ossia la musica che si suona in casa dopo cena o solo in famiglia oppure con anche amici. I suoi lieder sono principalmente strofici e semplici. Quelli del più impressionista Rachmaninov richiedono un accompagnamento importante, un vero e proprio partner della voce per creare un dialogo e un’atmosfera.

L’anima russa è molto presente in Rachmaninov. I lieder francesi nella seconda parte del programma hanno una molteplicità di differenti colori e armonie, sonore, ariose, “chansonesque” e folcloristiche e sono caratterizzati dalla grande intelligenza e dal grande umorismo di Poulenc.

In breve, un programma molto sofisticato per un pubblico sofisticato, il 22 agosto l’Haus für Mozart (quasi 1500 posti) era piena e il pubblico ha mostrato il suo apprezzamento con applausi calorosi e richieste di bis. Gli artisti hanno offerto, come bis, tre affascinanti canzoni dal loro repertorio.