Ben 8 Premi Nobel, 10 ministri – a cui si aggiungono il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, e i rappresentanti delle maggiori istituzioni e associazioni di categoria -, 75 relatori del mondo accademico in rappresentanza delle università internazionali più prestigiose, 20 economisti internazionali, 26 esponenti delle istituzioni e 33 manager e imprenditori di alcune delle più importanti imprese italiane ed estere, per un totale di oltre 250 relatori e oltre 200 eventi spalmati in quattro giorni. È questa la “potenza di fuoco” che mette in campo la XVII edizione del Festival dell’Economia di Trento, in programma tra meno di un mese, dal 2 al 5 giugno



Un programma imperdibile, all’altezza con il momento, delicato e cruciale, che stiamo vivendo e che non può che prendere le mosse dai due drammatici eventi che stanno mettendo a soqquadro processi economici e politici che davamo ormai per scontati e ineluttabili: la pandemia e la guerra tra Russia e Ucraina.

Tra ordine e disordine” è infatti il titolo del Festival dell’Economia di Trento, che – dopo due anni di Covid e dopo più di due mesi di conflitto nel cuore dell’Europa – concentrerà l’attenzione e la discussione sui due fattori d’accelerazione che stanno cambiando il mondo, preconizzando scenari ed esiti che hanno bisogno di essere attentamente raccontati, vagliati, interpretati attraverso analisi, riflessioni e dibattiti.



“Travolti dalla quotidianità non ce ne rendiamo conto, ma siamo protagonisti da due anni di eventi che stanno cambiando la storia e saranno studiati nei manuali – ha infatti affermato il direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, in sede di presentazione del programma del Festival dell’Economia di Trento -. Stiamo vivendo anni di profonda trasformazione, un susseguirsi di avvenimenti che meritano di essere studiati, approfonditi e analizzati. L’ordine globale che pareva consolidato è messo discussione. Tutti siamo consapevoli che qualcosa sta cambiando, ma non sappiamo quale sarà il punto di arrivo”.



Il “parterre de roi” di questa edizione del Festival dell’Economia di Trento è di altissimo profilo: tra gli otto Premi Nobel spiccano Oliver D. Hart, Premio Nobel per l’economia 2016 (vinto con il finlandese Bengt Holmström) per il contributo alla teoria dei contratti; Daniel McFadden, Premio Nobel per l’economia 2000, insieme a James Heckman, per il suo sviluppo di teoria e metodi per l’analisi dei modelli di discrete choice; Edmund Phelps, Premio Nobel per l’economia 2006 per la sua analisi delle relazioni intertemporali della politica macroeconomica; Muhammad Yunus, Premio Nobel per la pace 2006 per l’impegno nel creare lo sviluppo economico e sociale dal basso.

Oltre al tema principale, il Festival dell’Economia di Trento si concentrerà anche su altri filoni: la demografia (per affrontare le emergenze economiche e sociali di un Paese che invecchia), la sostenibilità e l’economia circolare, l’economia dello spazio, l’economia digitale (criptovalute, intelligenza artificiale, Industria 4.0, politiche per l’innovazione…), l’Europa e le sue politiche, il Pnrr, il Patto di stabilità e l’inflazione, il real estate, la transizione energetica.

Ma al Festival dell’Economia di Trento non si parlerà solo di economia e di geopolitica. Accanto al programma ufficiale, la nuova formula del Festival dell’Economia di Trento ideata dal Gruppo 24 Ore insieme a Trentino Marketing nel ruolo di organizzatori per conto della Provincia Autonoma di Trento e con il contributo del Comune di Trento e dell’Università di Trento – prevede altre iniziative di dibattito e approfondimento, che hanno l’obiettivo di “avvicinare anche pubblici diversi ai contenuti del Festival”, come ha spiegato Federico Silvestri, amministratore delegato di 24 Ore Eventi. Ne è nato così un palinsesto di eventi “legati al mondo femminile, al ruolo della donna nel mondo del lavoro e nella società, eventi sull’arte e sulla cultura, sull’innovazione e un calendario per i più piccoli”.

«Made in Italy Challenge», per esempio, organizzato in collaborazione tra Financial Times e Sole 24 Ore, è un hackaton che si rivolge a giovani innovatori under 35 che dovranno sviluppare nuove idee di business per il rilancio del made in Italy, mentre con l’iniziativa «Visioni di futuro» si cercherà di coinvolgere gli studenti universitari e i dottorandi a misurarsi su due temi – la parità di genere e la transizione energetica – tra i maggiormente in primo piano nel dibattito attuale.

Ci sarà poi l’«Osservatorio Pnrr», che nei giorni del Festival dell’Economia di Trento presenterà i risultati dell’Osservatorio lanciato dal Sole 24 Ore nel dicembre 2021 per monitorare lo stato di avanzamento delle sei missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Economie dei Territori», invece, proporrà una serie di appuntamenti curati dalle realtà locali di riferimento – dalle associazioni di categoria alle organizzazioni non profit – del territorio trentino. Infine, la sezione «Incontri con gli Autori», con le presentazioni di libri in diverse location della città.

Novità assoluta della XVII edizione sarà però il «Fuori Festival». Si tratta di un vero e proprio evento parallelo, che mette al centro i giovani, proponendo una ricca serie di attività educational e di “engagement” per i ragazzi e gli studenti e di intrattenimento per le famiglie. Isole didattiche, dibattiti, concorsi di idee, momenti di confronto che accenderanno l’intera città di Trento, seguendo tre filoni principali: «Cultura del Creare», «I Visionari» e «Parole d’Ordine».

Scopri qui l’intero programma del Festival dell’Economia di Trento per non perderti nessun appuntamento.

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