E’ una vera e propria crisi dei festival indipendenti in Uk, nel Regno Unito, ed entro la fine dell’anno si prevede che saranno almeno 100 quelli che chiuderanno. Fino ad oggi, come riferito da Rockol, sono stati 50 quelli annullati, rinviati o chiusi, ma da qui al 31 dicembre i numeri potrebbero ulteriormente aumentare, arrivando al doppio. Il problema è che si tratta a volte di eventi di lunga data e ben “navigati” oltre Manica, come ad esempio Shindig, Neighbourhood Weekender, Standon Calling, e molti altri ancora, tutti Festival indipendenti in Uk, che sono molto noti ma che quest’anno non sono andati in scena.
Tutta colpa dei costi che stanno diventando sempre più alti, così come lamenta l’AIF, l’Association of Independent Festivals, che sta portando numerosi eventi a dire addio, come ad esempio il Towersey Festival, che chiuderà i battenti dopo ben 60 anni di onorata carriera: “Come molti altri festival indipendenti abbiamo dovuto affrontare delle forze al di fuori dal nostro controllo che hanno reso sempre più difficile operare e sopravvivere”, hanno affermato gli organizzatori.
FESTIVAL INDIPENDENTI UK IN CRISI: LE PAROLE DI ROSTRON DELL’AIF
John Rostron, CEO di AIF, ha ricordato come il Towersey sia una istituzione nel settore dei festival indipendenti di Uk, ma il fatto che abbia deciso di chiudere i battenti è un chiaro indizio di come si stia lottando contro un clima attuale, dove “Pochissimi festival sono immuni alle pressioni esercitate sui promotori a causa di costi imprevedibili e elevati della catena di fornitura da Covid”.
L’AIF sta provando a chiedere una riduzione dell’Iva dal 20 al 5 per cento sui biglietti dei festival Uk per i prossimi tre anni, anche perchè Rostron si dice convinto che la “situazione non potrà essere risolta senza l’intervento del governo”. Secondo il numero uno dell’associazione indipendente dei festival, quando si è iniziato ad avere coscienza del problema è stato in occasione della chiusura del Barn On The Farm.
FESTIVAL INDIPENDENTI UK IN CRISI: FRA I COSTI LIEVITATI E LA BREXIT
E’ stato lanciato un aiuto del valore totale di 5 milioni di sterline che però non era incentrato specificatamente sui festival indipendenti Uk, di conseguenza per Rostron bisogna fare di più, a cominciare proprio dal suddetto taglio dell’iva. Il problema dei festival indipendenti in Uk non è tanto legato all’inflazione quanto ai costi, visto che le aziende che forniscono il materiale per realizzare agli eventi sono state assaltate letteralmente dagli ordini dopo lo stop dei vari eventi causa covid. I prezzi sono quindi schizzati alle stelle, mettendo in ginocchio numerosi organizzatori, e a tale scenario nefasto si è aggiunta anche la Brexit, che secondo l’IAF sta ulteriormente penalizzando il settore.
Chi sopravvive sta cercando di adattarsi a questa fase di cambiamento e l’ultima tendenza è quella di chiamare agli eventi artisti emergenti, di modo da pagarli di meno, invece che personaggi già affermati che di conseguenza costano un sacco di soldi. La speranza è che questo magico settore possa in qualche modo sopravvivere.