La Misa del Gallo ma non solo: tra le festività di dicembre del Messico troviamo un’altra celebrazione a dir poco particolare. Parliamo della notte dei Ravanelli, tipica dello stato di Oaxaca. Ma di cosa si tratta? Parliamo di un “festival” di tre giorni dedicato alle verdure intagliate: i ravanelli diventano protagonisti della scultura, con tanti artigiani al lavoro per utilizzare la verdura per rappresentare la natività ma anche scene di folklore tipiche dello stato centroamericano.



La notte dei ravanelli ha origini antiche, addirittura risalenti al periodo coloniale: i ravanelli infatti furono portati dagli spagnoli, diventando uno dei cibi preferiti del popolo con il trascorrere dei decenni. Attenzione però: per raggiungere dimensioni e colori degni di nota, gli artisti usano spesso anche altri ortaggi e fiori secchi. Purtroppo l’unico problema è che queste opere non si conservano a lungo, quindi ci sono pochi giorni per poter assistere a una creazione. (Aggiornamento di MB)



FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO: LA NOTTE DI YALDA IN IRAN

Natale ma non solo: sono tantissime le festività a dicembre in tutto il mondo e continuiamo questo nostro viaggio alla scoperte delle ricorrenze più importante. Passiamo adesso alla festa del solstizio d’inverno che si tiene ogni anno in Iran: parliamo della notte di Yalda. Il nome Yalda significa nascita e con questo appuntamento si vuole celebre rare la vittoria della luce sulle tenebre.

Tra le usanze più comuni per festeggiare la notte di Yalda c’è quella di rimanere tutta la notte melograni, frutta secca e frutta fresca come angurie, cachi, melograno, mele, uva, arance, limoni: i melograni, in particolare, ricoprono un ruolo molto importante, considerando che nella tradizione iraniana simboleggiano il ciclo della vita.  Non mancano i piatti tipici: citiamo il Fesenjan, uno stufano a base di pollo, noci e salsa di melograno, e il Kalam Polo, ovvero riso con cavolo, carne e spezie. (Aggiornamento di MB)



FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO: PIKKUJOULU IN FINLANDIA

Tra le feste di dicembre ne, mondo non si può non citare il Natale in Finlandia, lì dove le festività terminano ufficialmente il 13 gennaio, giorno di San Canuto. Nella “terra” di Babbo Natale, oltre alle celebrazioni di Santa Lucia il 13 dicembre, con una processione di ragazze in abiti bianchi ed una con in testa una corona decorata di candele e piante sempreverdi mentre distribuisce dolcetti, c’è anche la tradizione del Pikkujoulu. Si tratta dell’Avvento e letteralmente questo termine significa “Piccolo Natale”. Consiste in una serie di festeggiamenti in casa o in altri luoghi dove si beve e si fanno scherzi. Nasce negli anni venti e trenta del XX secolo in ambito studentesco ma si è poi diffusa in maniera generale.

Il giorno della Vigilia di Natale il sindaco pronuncia in molte città la cosiddetta “Pace di Natale”, cerimonia trasmessa in diretta televisiva e che dà inizio alle celebrazioni in vista del Santo Natale. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

TIBET, CAPODANNO SI FESTEGGIA PER 15 GIORNI

Tra le festività di dicembre in giro per il mondo una delle più curiose è il Losar. In Tibet il Capodanno si festeggia per quindici giorni. Losar è la parola che in Tibet si utilizza proprio per parlare del Capodanno. “Lo” indica l’anno oppure l’ora, mentre Sar indica “il nuovo”. Si tratta della festività più importante in tutto il Tibet e nonostante si tratti di 15 giorni di festeggiamenti sicuramente i primi tre sono i più importanti. Anche in Italia ci sono delle comunità tibetane come quella di Roma che conta sui monaci del Monastero di Garden Jangtse con un pranzo condiviso tra tutti i presenti. Sicuramente il modo pittoresco di festeggiare questo avvenimento è molto diverso da quello italiano, in un paese che ha una cultura considerata lontanissima dalla nostra. Girovagando sul web si possono ammirare gli splendidi colori e farsi un’idea più precisa del Losar. (agg. di Matteo Fantozzi)

MISA DEL GALLO IN MESSICO

Anche in Messico le festività natalizie sono molto sentite e qui, come nel resto del mondo, si vivono le tradizioni del posto in maniera molto intensa. Uno dei momenti più importanti di tutto il mese di dicembre è legato alla notte di Natale durante la quale si svolge la cosiddetta “Misa del Gallo”. Il gallo è considerato dai messicani l’animale che sveglia, che annuncia la luce, l’alba, prima di ogni altro. Non è un caso se proprio i galli vivi vengono portati in chiesa la notte di Natale. Tra le altre tradizioni del posto anche quella di allestire il presepe nella data del 16 dicembre, mentre solo il 24 viene aggiunta la statuina del Bambin Gesù.

Non mancano poi le classiche posadas, nei nove giorni precedenti al Natale, esattamente tra il 16 ed il 24 dicembre. Si tratta nel dettaglio di rappresentazioni di un alloggio da parte di Maria e Giuseppe prima della nascita di Gesù e culminano con delle mangiate e bevute e con la rottura delle piñatas piene di dolciumi. Nel periodo natalizio va ad inserirsi anche la Notte dei Rafani nella città di Oaxaca dove i rafani vengono intagliati e usati per realizzare le figure della Natività. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

IL DHONGZUI, L’INIZIO DELL’INVERNO IN CINA

Le festività di dicembre in tutto il mondo sono anche l’occasione per rievocare tradizioni, alcune anche molto particolari. Questo è il caso del Dhongzhi, una festa che si celebra il 22 dicembre in Cina e in molti altri Paesi dell’Asia orientale. Rappresenta l’inizio dell’inverno e raccoglie una serie di tradizioni locali. Le sue origini risalirebbero alla filosofia yin e yang, quindi di equilibrio e armonia nel cosmo. Visto che dopo il Dhongzhi arrivano giorni con più ore di luce, aumenta allora l’energia positiva. In occasione di questa festività di dicembre in tutto il mondo, in questo caso, della Cina dell’Asia, ci si raccoglie in famiglia.

Quando ci si ritrova, inoltre, si mangiano le tradizionali Tangyuan, che sono palline di riso bianche e rosa, le quali simboleggiano proprio la riunione. Spesso servite con vino di riso non filtrato, moderatamente alcolico. E questa riunione in occasione del Dhongzhi acquisirà ancor più significato considerando il momento storico e la pandemia Covid in atto in tutto il mondo. (agg. di Silvana Palazzo)

FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO/ E’ FESTA ANCHE PER I NOSTRI CANI E GATTI

Durante le festività di dicembre in tutto il mondo festeggeranno… anche i nostri amici animali. Già proprio così perchè se è Natale per l’uomo è Natale anche per il suo più grande amico, appunto il cane, nonché per i teneri gatti che popolano a milioni le case degli italiani. Scopriamo quindi qualche simpatico regalo da fare ai nostri animali pelosi, a cominciare dal calendario dell’avvento, che si trova in diversi supermercati: ad ogni giorno di dicembre corrisponde una sorpresa, ovviamente, una ghiotta ricompensa per cani e gatti. Sempre nei vari store fisici potrete trovare anche dei pacchetti regalo contenenti dei croccantini, dei giochi come delle palline, e tante altre sfiziosità. Durante le festività di dicembre in tutto il mondo si potrà anche celebrare cani e gatti in altri modi, magari con una bella palestrina, tanto amata dai gatti, ma anche con un soffice cuscino su cui i mici e i cagnolini adorano fare la nanna. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, AD AOSTA SI FESTEGGIA IL SOLSTIZIO D’INVERNO

Fra le festività di dicembre in tutto il mondo degne di nota, ve ne è anche una in quel di Aosta, capoluogo dell’omonima Valle, la regione più a nord ovest della nostra penisola. Nel dettaglio la città di Aosta celebra ogni anno il Solstizio d’inverno, giorno del “suo Natale”, della sua nascita. L’archeologa Stella Bertarione, ha spiegato il perchè di questa tradizione: “Aosta, anzi, Augusta Praetoria Salassorum – le sue parole riportate da meteoweb.it – fu progettata in modo tale che un asse cittadino puntasse al sorgere del Sole nel giorno del solstizio d’inverno e dunque anche al sorgere del Capricorno, segno prescelto dal suo fondatore, l’imperatore Ottaviano Augusto”. Una ricorrenza che viene portata avanti da secoli, in ricordo della fondazione di della fondazione di Augusta Praetoria, datata 25 a.C. dietro volere dell’allora imperatore romano Ottaviano Augusto. Quest’anno Aosta compirà 2.045 anni, una celebrazione che va ad iscriversi senza dubbio fra le festività di dicembre in tutto il mondo più interessanti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, IL NATALE IN ROMANIA CON LA DANZA DELL’ORSO

Anche quest’oggi Google pubblica il suo Doodle dedicato alle festività di dicembre in tutto il mondo, un riferimento alle numerose feste che appunto si celebrano nel mese in corso in ogni parte della terra. Oggi vogliamo concentrarci in particolare sul Natale, e precisamente sui festeggiamenti in Romania, senza dubbio fra i più particolari delle festività di dicembre in tutto il mondo. Nella nazione dell’est Europa vi è infatti la storica tradizione della Danza dell’orso, la famosa Ursul.
Come ricorda meteoweb.it, si tratta di una sorta di rito praticato in particolare nelle regioni più a est della stessa Romania, e che consiste nel travestirsi appunto come degli orsi, e di danzare per le vie delle città. I balli scattano dalla vigilia dell’anno nuovo accompagnati da flauti e percussioni. L’Ursul ha origini dalla tradizione pre-cristiana, quando gli orsi venivano considerati degli animali sacri per le genti di quei posti, e al loro ciclo vitale era attribuito il variare delle stagioni.

FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO: IL COSTUME DELL’ORSO PUÒ PESARE FINO A 50 KG

Urs, tra l’altro, significa anche Orsa Maggiore in latino, la costellazione probabilmente più nota in assoluto, e a cui è legato il variare delle stagioni. Scopo della Danza dell’orso è quindi quello di compiere un gesto benaugurale in vista del nuovo anno, tenendo lontani gli spiriti maligni. Questa particolare tradizione delle festività di dicembre in tutto il mondo, richiede una certa prestanza fisica in quanto i costumi da orso, essendo di pelliccia, possono arrivare a pesare fino a 50 kg, e chi li indossa deve prepararsi per diverse settimane prima dell’appuntamento fatidico. Nei Comuni più piccoli la danza è composta da 24 orsi, accompagnati dai domatori e da altri personaggi, che visitano ogni casa, mentre nelle città più grandi l’evento si conclude con una grande parata nel punto centrale dello stesso paese. Più in generale, il Natale in Romania scatta, come in altre nazioni europee, nella notte fra il 5 e il 6 dicembre, quando arriva San Nicola, che porta doni ai bimbi bravi o ramoscelli a quelli cattivi (poi apposti dai genitori nelle abitazioni come monito agli stessi figli).