Tra le festività di dicembre che coinvolgono tutto il mondo, interessante è ciò che accade in Tibet in occasione della festa di Losar che indica il Capodanno. Si tratta di una festività che per tradizione ha una durata di ben 15 giorni durante la quale si beve il chhaang, una tradizionale bevanda fermentata, accompagnata da tradizionali danze in costume. Si tratta della festa più importante dell’intero calendario tibetano e le celebrazioni generalmente si svolgono nei mesi di dicembre e gennaio. Le cerimonie che si svolgono durante la festa di Losar rappresentano la lotta tra il bene ed il male e solitamente sono caratterizzate da balli e canti mentre si passano torce di fuoco tra la folla.



Durante gli ultimi giorni del vecchio anno chiamato Gutor, la gente tibetana si prepara all’arrivo del nuovo anno pulendo la casa e cucinando per la famiglia. Nel secondo giorno di Gutor, spazio alle cerimonie religiose con le visite al monastero locale per pregare e consegnare doni ai monaci. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SANTA-SAN E POLLO FRITTO, NATALE IN GIAPPONE

I giapponesi hanno un loro modo tutto particolare di festeggiare il Natale. Nel Paese orientale, infatti, il Natale non viene considerata festa nazionale e dunque scuole ed uffici continuano a restare aperti. Tuttavia, le festività di dicembre che precedono il Natale sono molto sentite anche qui, seppur in modo differente. In generale per i giapponesi il Natale viene considerato un periodo di diffusa felicità più che una celebrazione religiosa. Il 24 dicembre, in particolare viene considerata la festa degli innamorati durante la quale coppie e famiglie vanno a cena fuori festeggiando con… pollo fritto!



Proprio così, una tradizione che si è consolidata grazie alle campagne pubblicitarie di KFC – Kentucky Fried Chicken, nota catena americana molto amata e che per l’occasione propone uno speciale menu in versione natalizia. Oltre al pollo fritto è tipica anche la Christmas Cake, torta con panna e fragole decorata con immagini di Babbo Natale che i giapponesi chiamano Santa-San. Simile anche la tradizione di scambiarsi i regali ma solo tra innamorati. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

DED MOROZ, IL NONNO GELO DEL NATALE RUSSO

Per scoprire meglio le numerose festività di dicembre in tutto il mondo, e le varie tradizioni locali, ci spostiamo in Russia. Il Natale in questa zona del mondo è di fatto tornato di moda solo dopo la caduta del Muro di Berlino, visto che, fino ad allora, il governo comunista aveva bandito le festività natalizie. Con il ritorno dei festeggiamenti è tornato in auge anche il Nonno Gelo, la tradizione di Ded Moroz. Si tratta di una sorta di Babbo Natale russo, colui che porta i regali sia a Mosca ma anche nei vari paesi dell’est Europa.

Di solito viene rappresentato come un vecchio dalla lunga barba, vestito con un abito blu, bianco o rosso, e accompagnato da uno scettro ma anche dalla bella e giovane nipote Snegurka, la cosiddetta “Fanciulla di neve”. I due distribuiscono i doni a Capodanno e la loro residenza si trova a Velikij Ustjug, una casa sul bosco nei pressi del fiume Sukhona. Molti cartoni animati trasmessi in Russia hanno come protagonista Ded Moroz, o Nonno Gelo, e la sua nipote, costretti a lottare contro Baba Jaga e il demone Bessmèrtnyj. Una tradizione che probabilmente non molti sanno e che abbiamo potuto scoprire grazie al Doodle delle festività di dicembre in tutto il mondo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO/ IL NATALE GRECO E IL TREMENDO KALLIKANTZAROI

Continua il nostro viaggio nelle Festività di dicembre in tutto il mondo, alla luce del Doodle di Google pubblicato anche in queste ore. Un viaggio magico che ci porta in questo focus fra Grecia e Cipro, alla scoperta dei kallikantzaroi. In molte nazioni europee la festa del Natale è caratterizzata spesso e volentieri da una figura malvagia, come appunto quella greca e cipriota. Secondo la tradizione, i kallikantzaroi fanno comparsa sulle terra il 25 dicembre e il 6 gennaio, nel periodo definito delle “dodici notti”. Il loro obiettivo, provare a fare dispetti alla popolazione, nel periodo in cui gli stessi escono dal sottosuolo. Diverse, come scrive Wikipedia, le descrizioni di questi personaggi malvagi, a volte definiti ricoperti di pelliccia, a volta come dei lupi o scimmie, ma anche come metà uomini e metà animali, con zampe di cavallo, cinghiale, lunghe lingue e occhi rossi, inoltre, possono essere enormi ma anche minuscoli, e vengono descritti solo di sesso maschile. Perchè vengono sulla Terra a Natale? Perchè durante l’anno divorano l’albero che regge il centro della Terra, ma quest’albero, in concomitanza con le festività natalizie, si rigenera del tutto, e di conseguenza escono dal loro habitat. Poi il 6 gennaio, con la benedizione delle acque, vengono rispediti agli inferni. Sicuramente un’altra particolare tradizione di queste Festività di dicembre in tutto il mondo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, JÓLASVEINAR, FOLLETTI DEL NATALE D’ISLANDA

Sono tante le festività di dicembre in tutto il mondo, ma la più magica resta il Natale. Forse non tutti sanno che la nascita del Signore viene festeggiata in modo differente a seconda del paese, e ad esempio in Islanda c’è la tradizione degli jólasveinar, che tradotto in italiano significa amici/ragazzi del Natale. In cosa consiste? Si tratta di personaggi assolutamente di fantasia che fanno parte appunto del folklore locale, 13 diverse creature molto simili a dei folletti o a degli orchi, che sono vestiti da contadini. A partire dal 12 dicembre, la vigilia di Santa Lucia, fino alla vigilia di Natale, il prossimo 24, scendono uno alla volta dalle montagne arrivando fino al paese, per combinare degli scherzi ai residenti. Sembra che gli jólasveinar siano nati per spaventare i bimbi ma con il passare degli anni sono diventati sempre più buoni al punto che oggi lasciano dei dolcetti nelle scarpe dei bambini, apposte rigorosamente fuori di casa. Sicuramente una curiosa ennesima tradizione locale da iscrivere nelle numerose festività di dicembre in tutto il mondo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO/ LA LEGGENDA DEL VILLAGGIO DI BABBO NATALE

Anche oggi, 16 dicembre, Google dedica il suo speciale Doodle alle Festività di dicembre in tutto il mondo, le numerose festività di dicembre sparse per il mondo intero. Diamo spazio, come è giusto che sia del resto, al Natale, ed in particolare, soffermiamoci sulla leggenda del più famoso villaggio di Babbo Natale di Korvatunturi, in Finlandia. La più antica testimonianza di questo villaggio la si deve allo scrittore americano Clement Clark Moore, docente di Letteratura Orientale e Greca, che il 23 dicembre del 1832, nella sua poesia A Visit from St. Nicholas, accennò appunto alla “residenza” di Santa Claus e alle sue renne volanti. Stando al folclore, come ricorda Wikipedia, il villaggio finlandese sorgerebbe alle pendici della montagna Korvatunturi, e il perchè di tale collocazione ha origine nel 1927, quando Markus Rautio, presentatore di un programma radio per bimbi, dichiarò appunto che la casa laboratorio di Santa Claus si trovasse in Finlandia, vicino al confine russo. Fu comunque l’autrice Mauri Kunnas con il suo libro Joulupukki del 1981 a sdoganare di fatto lo stesso villaggio.

FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, IL VILLAGGIO DI BABBO NATALE COME UNA CITTÀ STATO

Il villaggio di Babbo Natale di Korvatunturi sarebbe ubicato nell’omonima montagna che in finlandese tradotto significa “montagna dell’ orecchio”, un monte di ben 486 metri di altezza e dalla forma di un orecchio di lepre, che permettere a Babbo Natale di sentire le voci dei bambini dell’intero pianeta, ed in particolare, se gli stessi si sono comportati bene o meno. Inoltre lo stesso orecchio permetterebbe a Santa Claus di conoscere anche i desideri degli stessi ragazzi, e proprio per questo molti non spediscono nemmeno la classica letterina, visto che Babbo Natale saprebbe già tutto in anticipo. Il Villaggio di Babbo Natale, fra le più grandi leggende delle Festività di dicembre in tutto il mondo, funzionerebbe inoltre come una vera e propria città stato con un proprio francobollo, moneta, bandiera e stemma. Vi sarebbe inoltre anche un proprio corpo di polizia che vigila sulla sede del consiglio degli anziani, vicino alla residenza di Babbo Natale e della moglie Jessica Maria. Ricordiamo ovviamente che si tratta di una leggenda, ma dai racconti che si sono susseguiti negli anni hanno preso spunto numerosi parchi a tema, come il più famoso che si trova a Rovaniemi, non lontano proprio da Korvantunturi, considerato di fatto la residenza “ufficiale” di Babbo Natale.