Un intervento chirurgico incredibile è stato portato a termine negli scorsi giorni negli Stati Uniti: un feto è stato operato al cervello mentre si trovava ancora nell’utero della madre, per trattare una rara condizione cerebrale nota come malformazione aneurismatica della vena di Galeno. Si tratta del primo caso in assoluto e stando a quanto riportato dai media statunitensi, citati da TgCom24.it, l’operazione sarebbe avvenuta mentre la madre era alla 34esima settimana di gestazione, da parte dei medici del Brigham and Women’s Hospital e del Boston Children’s Hospital.
“Le due grandi sfide da affrontare per chi ha la malformazione sono le lesioni cerebrali e l’insufficienza cardiaca immediata dopo la nascita”, le parole rilasciate alla Cnn da parte del dottor Darren Orbach, radiologo del Boston Children’s Hospital e massimo esperto nel trattamento della malformazione aneurismatica della vena di Galeno. Solitamente i neonati vengono curati per questo problema al cervello dopo che nascono ma Orbach ha spiegato che a volte il trattamento risulta essere tardivo. Infatti, “il 50-60% dei bambini con questa condizione si ammala immediatamente. E tra questi sembra esserci il 40% di mortalità – ha aggiunto Orbach -. Circa la metà dei bambini che sopravvive sperimenta gravi problemi neurologici e cognitivi”.
FETO OPERATO AL CERVELLO, LA MAMMA: “E’ UNA COMBATTENTE”
Kenyatta Coleman, la mamma che ha subito l’intervento, ha raccontato alla Cnn: “Il bambino stava bene”, poi alla 30esima settimana di gravidanza è emerso il problema e i Coleman hanno scelto di affidarsi alla sperimentazione clinica condotta dagli ospedali Brigham and Women’s e Boston Children’s.
Il 15 marzo è avvenuta l’operazione e la bimba ha mostrato fin da subito dei segni di miglioramento. Tra l’altro il 17 marzo la piccola Denver è venuta alla luce, prematura: “L’ho sentita piangere per la prima volta e non riesco nemmeno a esprimere a parole come mi sono sentita in quel momento”, ha detto ancora Kenyatta. A due mesi dal parto la bimba sta bene, dorme e mangia: “Ci ha mostrato fin dall’inizio che era una combattente”, ha concluso la madre.