Maternità condivisa, così viene definita. Scienza e mondo Lgbt esultano. Un altro primato nella soddisfazione del desiderio è raggiunto, chi ci ferma più? In realtà bisognerebbe chiedersi se queste pratiche, che tutto promettono e tutto realizzano tranne che il corso della natura, siano in grado di difendere realmente la vita umana. In sostanza una coppia omosessuale, due donne, è la prima al mondo ad aver portato alla luce lo stesso bambino in due grembi diversi, i loro. Cioè entrambe hanno vissuto la maternità: il piccolo è stato sballottato da una pancia all’altra. Otis, figlio di Jasmine e Donna Francis-Smith, due donne inglesi, è nato attraverso la fecondazione naturale in vivo, che comporta l’incubazione delle uova nel corpo della madre, piuttosto che esternamente, come nel caso della fecondazione in vitro. Si tratta di una procedura messa a punto da una società tecnologica svizzera (già ill fatto di far nascere dei figli sia una azienda che si occupa di tecnologia fa venire in mente film di fantascienza), la Anecova che è stata applicata presso la London Women’s Clinic. In sostanza, le uova della madre biologica sono state collocate all’interno di una capsula in miniatura e inserite nel suo grembo, dove sono state incubate per 18 ore.
UN FIGLIO SPOSTATO DA UN UTERO ALL’ALTRO
Dopo l’incubazione, sono state estratte portandole fuori dell’utero e collocate nell’utero dell’altra donna, che ha svolto la funzione gestazione. Otis è nato due mesi fa e per le due donne “invece di coppie dello stesso sesso dove una sola delle due fa tutto, una sola è incinta e partorisce, noi siamo state coinvolte tutte e due”. Le due hanno però sottolineato di essere state fortunate perché la fecondazione in vitro “in realtà non funziona la prima volta per molte persone”. Per il fondatore della società svizzera, tale esperimento “migliora il valore emotivo della coppia”. Viene da chiedersi come si siano sentiti gli uomini nella storia dell’umanità, soggetti che sono stati a guardare per secoli le donne portare avanti la gravidanza e partire. Hanno perso il gusto della maternità condivisa evidentemente e chissà quante di queste coppie erano “emotivamente infelici”… Dimenticavamo che il costo medio di una fecondazione è di circa 5mila sterline, mentre il tasso di successo è approssimativamente del 29% per le donne di età inferiore ai 35 anni, del 23% per le donne di età compresa tra 35 e 37 anni e del 15% per le donne di età compresa tra 38 e 39 anni. Ma continuiamo pure a giocare sui bambini e a fare esperimenti, con tutte le donne incinte che hanno bisogno di soldi per portare a termine una maternità e crescere serenamente i figli avuti secondo natura.