Fiammetta Cicogna è Monica Massimello nella nuova fiction “Made in Italy” che inizia stasera su Canale 5 e TgCom24 ha voluto chiedere conto all’attrice delle sue sensazioni rispetto ad una serie tutta ambientata negli anni Settanta e che racconta la nascita della grande moda a Milano: “In realtà ho sempre studiato tanto gli anni ’70. Amo tutto di quel periodo, dall’architettura al design alla musica. Ho genitori grandi e le mie zie hanno vissuto la grandeur di quel decennio, peraltro con armadi pazzeschi, pieni di Krizia, Missoni. Quindi per me è stato come un revival, perché da piccolina io attingevo a quegli armadi per vestirmi per gioco. Sono cresciuta con quel gusto estetico. E poter rivivere quegli anni, grazie agli scenografi, è stato come vivere il mio sogno. (…) La caratteristica degli anni 70 è… grattarsi! Poi io sono un po’ principessa. Non lo sono per tanti versi ma sui tessuti… Sono abbastanza delicata: se questo non è puro cotone non lo metto, la lana che gratta mi dà fastidio… Quindi è stato un lavoro attoriale anche essere in quegli abiti. Per non parlare delle passeggiate che mi sono fatta con gli stivali con il tacco, io che sono abituata a leggings e sneakers perché sennò mi vengono le “cipolle” come quelle che vedo in spiaggia a certe signore che hanno vissuto quegli anni. Non c’era niente di comodo all’epoca! Lo stile vinceva sulla comodità“.



FIAMMETTA CICOGNA: “SONO MOLTO ‘PALLOSA’, MI METTO CON UNO E…”

Rispetto al personaggio che ha interpretato, la giornalista della rivista “Appeal“, Fiammetta Cicogna ha svelato: “La sua leggerezza e prendere tutto sul ridere è un po’ mio. Delle volte, anche con amici, persino nelle situazioni drammatiche, io cerco di dire la stupidata per alleggerire. Qualcuno mi rimprovera, ma lo faccio a fin di bene. Peraltro studiando Monica ho capito che il mio prendere tutto alla leggera è un meccanismo di difesa rispetto a certe situazioni che potrebbero essere difficili da affrontare. Così ora, quando capisco che sta arrivando il meccanismo di difesa inopportuno, cerco di deviare… “No Fiammetta, non dire la tua solita caz…ta!“.

Qualcosa però la separa dal personaggio: “Ecco… a lei piacevano molto gli uomini. Molto. Era molto libera. Io invece sono una “pallosa”: mi metto con uno e ci sto per sette anni. Non ho un curriculum alla sua altezza (ride, ndr)”. Anche il suo personaggio, però, alla fine ha dovuto capitolare: “Questa cosa negli anni l’ho studiata tanto, perché ho attraversato varie fasi: sono stata uno spirito un po’ guerriero, un po’ femminista, poi ho trovato l’armonia. Penso che tutti, anche gli scudi più indistruttibili hanno di punti deboli, e se qualcuno riesce a trovarlo nel punto giusto ti piace farti coccolare. Abbiamo tutti una porta d’entrata, tutto sta nel trovare nel cammin di nostra vita la persona giusta. Non i lupi ma nemmeno gli agnelli che sono noiosi. Le giuste vie di mezzo…“.

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