Oltre a Sono fotogenico, nel 1980 è uscito un altro film con protagonista Renato Pozzetto, diretto da Steno: Fico d’India. La pellicola è tratta da un soggetto scritto, oltre che dal regista e dal figlio Enrico, anche da Sandro Continenza e Raimondo Vianello, questi ultimi due uniti da un legame professionale che ha dato vita a pagine importanti della televisione italiana. La scenografia è firmata Paola Comencini. Non è però (solo) per questi nomi che val la pena guardare questo film.
Lorenzo Millozzi (Renato Pozzetto) è Sindaco di un paesino di mare, oltre che responsabile della locale sede di una compagnia assicurativa. Al bar, tra parroco, farmacista, giornalista e altre “autorità” del posto vengono condivisi molti segreti e pettegolezzi del paese, tra cui quelli riguardanti Arrigo Buccilli, detto Ghigo (Aldo Maccione), che pare essere un incallito playboy. Questi un giorno decide di puntare Lia (Gloria Guida), la moglie di Lorenzo e approfittando della partenza per lavoro del Sindaco cerca in tutti i modi di insidiare la signora, fino a infilarsi di nascosto nel suo letto.
Proprio in quel momento, però, fa rientro in casa Lorenzo che, pensando di essere stato tradito, fa una scenata che fa venire a Buccilli un infarto. Fortuna vuole che il fratello di Millozzi sia un medico e il suo intervento fa sì che l’uomo possa essere curato in casa, anche perché trasportarlo in ambulanza potrebbe far scoprire a tutto il paese che il Sindaco è stato tradito dalla moglie.
Anche se ciò non è avvenuto, Lorenzo è convinto del contrario e non crede né alla moglie, né a Ghigo, che cerca di convincerlo che tra loro non c’è stato nulla. La necessità di tenere nascosta al paese la presenza di Buccilli in casa sua, insieme alla volontà di controllare la moglie e alla scaltrezza di Ghigo nel cercare di trarre vantaggio dalla situazione, porteranno alla nascita di diverse situazioni divertenti. Inaspettatamente, poi, Lorenzo e Arrigo diventeranno amici e si prenderanno un’importante rivincita su tutti i “notabili” del paese pronti a sparlare alle spalle degli altri.
Pozzetto e Maccione erano entrambi nel cast di Sono fotogenico, ma qui formano una coppia che sostanzialmente tiene in piedi il film, nel cui cast compare anche Diego Abatantuono nel ruolo del capo della banda di teppisti che terrorizza il paese costringendo tutti a restare in casa la sera. Siamo indubbiamente portati ad associare Pozzetto con il sodale di una vita Cochi Ponzoni, e Fico d’India merita di essere visto proprio perché anche con Maccione l’attore milanese sembra trovarsi a proprio agio. Non è certo questo l’unico film “in coppia” di Pozzetto, ma non con tutti gli altri colleghi sembra esserci stata la giusta alchimia, valga per tutti il caso di Adriano Celentano (Ecco noi per esempio… e Lui è peggio di me). Fortunatamente ci sono altri film che hanno visto insieme Pozzetto e Maccione. Non è facile però recuperarli, visto che già Fico d’India di passaggi in tv ne fa pochi.
Una piccola curiosità sulla location del film, visto che, come segnala l’informatissimo Davinotti, nonostante si parli di paese di mare le riprese sono perlopiù a Bracciano, città di lago. Da notare anche le targhe delle auto con la sigla VS già vista ne La patata bollente, sempre diretto da Steno. Forse anche in questo caso per ricordare che tutto il mondo è paese e che le malelingue, i pettegolezzi e gli amici veri che si contano sulle dita di una mano sono un fenomeno diffuso.