Nella dichiarazione precompilata 2024 c’è anche l’Assegno unico e universale per i figli a carico: i dati saranno trasmessi direttamente dall’Inps all’agenzia delle Entrate, come scritto nel provvedimento congiunto adottato dai direttori dei due enti, pubblicato ieri. L’Inps, a partire dall’anno di riferimento 2023, trasmetterà in via telematica all’Agenzia i dati relativi ai familiari per i quali è stato riconosciuto l’assegno unico. L’invio va inoltrato entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di erogazione dell’assegno, come spiega Il Sole 24 Ore.



Per l’anno d’imposta 2023, viste le tempistiche stringenti e la necessità di adottare criteri cautelativi, la trasmissione avverrà secondo le specifiche tecniche contenute in allegato al provvedimento, anziché attraverso la Certificazione unica. Con l’invio, l’Agenzia delle Entrate potrà acquisire i dati riferiti ai figli minori di 21 anni, così da attribuire al contribuente le deduzioni e le detrazioni per gli oneri sostenuti per i figli. Dal 2023, il nuovo sistema dell’assegno unico si applica per l’intero periodo di imposta.



Assegno unico, dati trasmessi all’Agenzia delle Entrate

Come specificato nelle istruzioni al modello 730, le detrazioni per i figli a carico spettano solo per i figli con 21 anni o più: non sono previste detrazioni per i figli minorenni e le maggiorazioni per i disabili, sostituite dall’assegno. L’Agenzia, acquisendo le informazioni dall’Inps, potrà mettere a disposizione dei contribuenti la domanda precompilata, che contiene già il calcolo corretto delle deduzioni e detrazioni collegate ai figli a carico. In questo modo ciascun contribuente non sarà costretto a modificare il relativo prospetto.



Coloro ai quali spetta l’assegno unico potranno così accettare la richiesta precompilata senza modifica e godere dei correlati vantaggi sui controlli. L’Agenzia delle Entrate, come spiega Il Sole 24 Ore, potrà accedere ai dati inviati dall’istituto di previdenza anche per fornire assistenza ai contribuenti e per le attività di controllo sulla posizione fiscale individuale. I dati verranno conservati fino alla scadenza dei termini di decadenza per l’accertamento del relativo periodo di imposta e oltre in caso di contenziosi.