Stop al congedo retribuito al 50% per le mamme e i papà che, nel corso del nuovo anno scolastico, si ritroveranno i figli a casa in Dad (didattica a distanza), magari per una quarantena imposta a seguito di un contatto con un soggetto positivo in classe. Una misura fondamentale, che era stata introdotta a seguito della pandemia di Coronavirus unitamente al bonus baby sitter, con l’obiettivo di fornire un aiuto concreto alle famiglie nelle quali i genitori che si trovavano nella difficoltà di dover effettuare un’attività lavorativa in presenza e di dover, contemporaneamente, accudire i propri figli per via della chiusura delle scuole.



Adesso la misura è scaduta, visto che la copertura, per legge, era previsto restasse in vigore sino al 30 giugno e, per il nuovo anno scolastico, al momento non è stata ancora reintrodotta. Tuttavia, come vi raccontavamo nelle scorse ore noi de “Il Sussidiario”, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha promesso che al prossimo Consiglio dei Ministri porrà la questione del rifinanziamento dell’equiparazione della quarantena a malattia. D’altro canto, era stato l’Inps, lo scorso 6 agosto, a gettare milioni di lavoratori nel panico, comunicando l’impossibilità di rinnovare tale sostegno.



NIENTE CONGEDO PER CHI HA I FIGLI IN DAD? PARLA ORLANDO

Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, ha evidenziato la criticità del momento, ma Orlando, proprio durante la Festa dell’Unità, ha asserito che “non c’erano tutte le risorse necessarie, ma credo che siano maturate le condizioni perché si usino risorse che erano appostate da altre parti. Siamo sicuramente favorevoli al fatto che la quarantena sia considerata come malattia. Possiamo affrontare la questione e risolverla”.

La Uil, però, ha chiesto ulteriori provvedimenti: “In merito ai lavoratori fragili che non possono essere vaccinati e che non possono svolgere il proprio lavoro in modalità agile, deve essere reintrodotta la misura che prevede che il periodo di assenza dal servizio sia equiparato al ricovero ospedaliero e non sia computabile ai fini del calcolo del periodo di comporto. Chiediamo altresì che la stessa attenzione sia posta anche rispetto ai congedi parentali straordinari, per assistere il figlio minore di 14 anni o disabile grave, in quarantena o in Dad, che dal primo luglio non è più possibile richiedere”.