Aretha Franklin, i figli in tribunale per rivendicare l’eredità
La scomparsa di Aretha Franklin nel 2018 non ha lasciato solamente un vuoto nel mondo della musica ma anche strascichi legali in relazione all’eredità. Come riporta un articolo di alcuni mesi fa di TgCom 24, i figli della cantante sarebbero nel pieno di una disputa giudiziaria volta proprio a spartirsi quanto lasciato dalla diva della musica gospel.
Motivo del contendere – riporta il portale di informazione – sarebbe la presenza di ben due testamenti lasciati da Aretha Franklin dopo la sua morte. Inizialmente sembrava non vi fosse alcun lascito da parte della cantante; mesi dopo la sua scomparsa, in diversi punti della sua abitazione, sono stati però rinvenuti due testi che sembrano rappresentare le sue volontà dal punto di vista dell’eredità e della distribuzione ai figli.
Aretha Franklin, ecco cosa dicono i due testamenti della cantante
I due testamenti di Aretha Franklin, come riporta TgCom 24, presentano ovviamente delle sostanziali differenze che hanno portato i figli della cantante a scontrarsi dal punto di vista legale. Un documento risale al 2010, l’altro al 2014: questo è innanzitutto il primo fattore degno di nota. Nel primo testamento viene segnalato come unico rappresentante Theodore White II, terzo figlio della cantante. Quest’ultimo infatti rivendica la sua sua unica veridicità a dispetto del secondo testo.
Per quanto riguarda il secondo testamento, ovvero quello con data 2014, il portale spiega come al suo interno sia nominato il figlio Kecalf come co-esecutore testamentario, oltre che unico erede insieme ai nipoti. La controversia è ancora tutta da dirimere e in bacco ci sarebbero una residenza da ben 1,2 milioni di dollari e altri averi della compianta Aretha Franklin che però non risultano noti.