Quando un uomo, gentile, venne a chiedere il battesimo per la sua bambina, lo accolsi, come al solito, con uguale gentilezza. Rimasi solo un po’ perplesso quando chiedendo di incontrare anche la mamma mi disse che “la mamma non c’era”. Purtroppo lo so che non tutti i matrimoni finiscono bene, ma non sapevo che al posto della mamma c’era un altro papà.
La cosa, comunque, non mi impedì di dare la Grazia del Battesimo alla piccola, che evidentemente non meritava di essere scomunicata prima ancora di fare la prima comunione. Pretesi, ovviamente, che ci fossero padrini adeguati, in grado di sostenere la piccola nel cammino della fede. Ora sono passati sette anni e la piccola ha cominciato a frequentare il catechismo. Accompagnata dai due papà, viene regolarmente non solo al catechismo, ma anche alla Santa Messa, cosa che non tutti i bambini fanno sempre. È entusiasta dell’oratorio feriale. Qui si sente proprio a casa sua, mentre altri forse sono più attratti da altre location. Gli altri genitori, naturalmente, conoscono la situazione e per lo più la vivono con simpatia.
Qualche tempo fa delle compagne, rompendo quasi un tabù, così, solo per curiosità, hanno chiesto alla piccola: “Ma chi è la tua mamma?”. “La mia mamma è la Madonna”. “Già, ma anche noi abbiamo, in un certo senso, la Madonna come mamma”. “E no, per voi la Madonna è come una nonna, per me è proprio come una mamma”. Penso che sia una bella storia che ha molto da insegnare, sia a quegli omosessuali ostili alla Chiesa, sia a quei cattolici ostili agli omosessuali.
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