La figlia 18enne di Gianluca Grassadonia, allenatore del Pescara, ha subìto un’aggressione sotto casa a Salerno da parte di alcuni “tifosi”: l’episodio è infatti riconducibile a un gesto di violenza legato alla partita Pescara-Salernitana in programma lunedì sera, che potrebbe sancire la promozione in Serie A dei campani. A raccontare l’accaduto è stata la mamma della giovane, Annabella Castagna, sul proprio profilo Facebook: “Dopo cinque giorni di minacce dirette alla nostra famiglia, quest’ultima follia è intollerabile. Nostra figlia è stata aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca… Tutto questo per una partita di calcio. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà, ma mi sembra chiaro che ora più che mai la nostra vita continuerà lontano da Salerno”.



Le indagini sono in atto per identificare gli aggressori, mentre la compagine calcistica del Pescara ha diramato un comunicato ufficiale: “Dopo i gravissimi fatti accaduti nella notte, il Pescara comunica che il tecnico biancazzurro Gianluca Grassadonia non rilascerà alcuna intervista o svolgerà conferenza stampa pre-partita in vista della gara Pescara-Salernitana, ma garantirà come sempre la propria professionalità, cercando di preparare al meglio la partita in programma lunedì pomeriggio allo stadio Adriatico. La Delfino Pescara 1936, oltre a porgere il messaggio di solidarietà al proprio tecnico, si è subito prodigata affinché la famiglia Grassadonia raggiunga al più presto Pescara per garantire quella serenità purtroppo venuta meno nella loro città di origine”.



FIGLIA DI GRASSADONIA AGGREDITA A SALERNO

La figlia di Gianluca Grassadonia, allenatore del Pescara, è stata aggredita a Salerno e da parte della Salernitana è pervenuta una netta presa di distanza: “L’U.S. Salernitana 1919 stigmatizza e condanna i comportamenti intimidatori e offensivi messi in atto in queste ore da qualcuno nei confronti dei familiari dell’allenatore del Pescara Calcio, il signor Gianluca Grassadonia. Una partita di calcio, pur se importante e decisiva, resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale. Tutto deve restare nell’ambito della vicenda sportiva e sul rettangolo di gioco”. E ancora: “Purtroppo, mentre l’U.S. Salernitana 1919 compie il suo massimo sforzo per provare a raggiungere uno storico obiettivo e regalare un’immensa gioia ai suoi tifosi c’è ancora chi infanga il nome del club e della città con manovre subdole, ispirate da interessi meramente personali”.

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