Qualcosa in Corea del Nord sembra muoversi, al punto che il leader supremo Kim Jong-Un potrebbe presto lasciare il suo ruolo di guida del paese: secondo delle indiscrezioni lanciate dal National Intelligence Service sudcoreano – citato dall’agenzia locale Yonhap – è già pronto anche il piano di successione, che vede come possibile (e futura) erede al trono la figlia Kim Ju-ae. Prima di addentrarci nella notizia è bene sottolineare che non ci sono conferme ufficiali e che si tratterebbe solamente di valutazioni fatte in base ad un’attenta osservazione delle ultime apparizioni pubbliche di Kim Jong-Un, accompagnato sempre più frequentemente proprio dalla figlia.



Il dubbio più grande sulla presunta successione è legato soprattutto al fatto che non è chiaro se il leader supremo della Corea del Nord abbia altri figli – si vocifera di un fratello maggiore di Ju-ae che non si sarebbe mai visto in pubblico -; ma anche al fatto che la figlia abbia qualcosa come 13 o 14 anni al massimo e (soprattutto) alla non secondaria questione della ferma patriarcalità coreana che potrebbe portare la popolazione a guardare con diffidenza una guida femminile.



Kim Jong-Un pronto a lasciare il comando alla figlia Ju-ae: la valutazione degli 007 sudcoreani

Comunque sia – tornando alle valutazioni degli 007 sudcoreani – ormai da mesi Kim Jong-Un sembra star “addestrando” la figlia Ju-ae a ricoprire la sua posizione: lo dimostrerebbero le sempre più frequenti apparizioni pubbliche in eventi ‘sensibili’ legati soprattutto al mondo militare, politico ed economico; ma anche il cambio – non trascurabile – dell’appellativo con cui i media nordcoreani si rivolgono a lei, passando dalla parola “rispettabile” alla ben più identificativa “hyangdo” che secondo gli 007 si può tradurre come “illuminare il cammino della lotta rivoluzionaria” o – più semplicemente – “guida“.



Ad avvalorare ulteriormente la tesi del (è bene dirlo: presunto) abbandono del trono da parte di Kim Jong-Un ci sarebbero anche le valutazioni degli 007 sulle sue condizioni di salute: il leader supremo appare sempre più debole e non sono passate inosservate le sempre più frequenti assenze – per ragioni non meglio precisate – dalla scena pubblica. Secondo il NIS Jong-Un soffrirebbe di ipertensione e diabete almeno dall’età di 30 anni e seppur ora non si possa definire anziano – dovrebbe essere sulla soglia dei 40 – è certamente sovrappeso e ad alto rischio di malattie cardiache a causa dello stress e (soprattutto) dell’abuso di fumo e alcool.