Notizia a dir poco agghiacciante quella che ci giunge dagli Stati Uniti, dove una madre ha somministrato una dose eroina al proprio figlio, uccidendolo. La vicenda, riportata da numerose testate online, fra cui il freepress Leggo, ci giunge di preciso dalla Florida, dove Rosemary Freeney è stata arrestata assieme al compagno, Trerideon Blount, con l’accusa di omicidio. Il bimbo di due anni, Devin, aveva il raffreddore e la tosse, e la madre, per curare il malanno l’ha drogato, mandandolo in overdose. Una volta che l’eroina è entrata in circolo, ha iniziato a mostrare i suoi gravissimi effetti, con Devi che si è sentito molto male fino a che la madre non ha chiamato i soccorsi. Il bimbo aveva avuto la tosse per tutta la notte, e la mattina seguente la madre aveva pensato di dargli l’eroina per sedare quella brutta influenza. Peccato però che una volta andato a letto, il bimbo non si sia più svegliato, e di conseguenza Rosemary ha avvisato i paramedici.
CURA IL FIGLIO DI DUE ANNI CON L’EROINA: LA MADRE SI DIFENDE
Una volta giunti sul luogo segnalato, i sanitari hanno trovato il piccolo in gravissime condizione, l’hanno quindi portato in ospedale ma la corsa verso il nosocomio locale è stata vana, in quanto il bimbo è morto poco dopo. Gli esami tossicologici effettuati sul piccolo hanno evidenziato la presenza di eroina nel sangue, e di conseguenza sono scattate le manette per i genitori. Non è ben chiaro se la somministrazione di eroina sia stata volontaria o meno, ma la donna si dichiara innocente, convinta che stesse curando il figlio con una medicina pediatrica. La coppia è ora in attesa di processo da cui si capirà se si sia trattato di un omicidio volontario o eventualmente colposo, di secondo grado. L’episodio si è verificato ad aprile di quest’anno ma è emerso solamente in questi giorni: “La morte di Devin Blount – si legge nel rapporto di arresto – è conseguenza di un’acuta tossicità da eroina a cui è stato esposto nella sua casa con i suoi genitori, Trerideon Blount e Rosemary Freeney, con un’evidente mancanza di supervisione”.