La procreazione assistita, in Italia così come nel mondo, è una pratica a cui molte coppie negli anni hanno fatto e fanno tuttora ricorso e, al di là di qualsiasi elucubrazione attorno a tale metodologia e ai faldoni di retorica che hanno trovato spazio nei dibattiti sull’argomento, risulta essere un mezzo utilizzato e richiesto, tanto da occupare, in taluni casi, anche dispute legali tra i genitori, i quali magari nel frattempo hanno posto fine alla loro storia d’amore e non sono più uniti da quel sentimento che li aveva spinti a percorrere tale strada.
In tal senso, potrebbe fare giurisprudenza l’ordinanza emessa dal tribunale di Santa Maria Capua a Vetere, che ha decretato ufficialmente che gli embrioni creati e crioconservati da due partner che nel frattempo hanno smesso di amarsi potranno essere impiantati alla donna nonostante la contrarietà del suo ex. Come ha spiegato l’avvocato Gianni Baldini, le cui dichiarazioni sono state riprese da TgCom24, “per la prima volta in Italia si decide su questo tema spinoso, dato il numero crescente di separazioni e di coloro che chiedono di accedere alla procreazione medicalmente assistita”.
PROCREAZIONE ASSISTITA: SENTENZA STORICA IN ITALIA
L’ordinanza sulla procreazione assistita emessa dai giudici rappresenta indubbiamente un unicum (fino a questo momento) nel Belpaese: “Il provvedimento è stato poi confermato dal tribunale in composizione collegiale questo mese – ha proseguito Baldini –. Si tratta di due pronunce destinate a far molto discutere perché riconoscono il diritto assoluto della donna di utilizzare gli embrioni creati con il coniuge e poi congelati anche dopo la pronuncia della separazione e nonostante la contrarietà dell’ex marito”. Il legale della donna, sempre davanti ai microfoni di TgCom24, ha aggiunto in seguito che il tribunale “ci ha dato ragione, riconoscendo il diritto a procedere anche contro la volontà dell’ex coniuge. Nel nostro Paese il numero delle separazioni è in crescita, con circa 4 coppie su 10 che si separano entro i primi 5 anni. In aumento sono anche le richieste di procreazione medicalmente assistita: oltre il 20% delle coppie presenta infatti problemi di infertilità”.