LA PROMESSA DEL COMMISSARIO FIGLIUOLO: “RISARCIREMO TUTTI GLI ALLUVIONATI DELL’EMILIA ROMAGNA”

Il generale Francesco Paolo Figliuolo sarà ospite questo pomeriggio nell’ultima giornata del Meeting Rimini 2023 in un incontro dove parlerà con altri ospiti della straordinaria opera di solidarietà che è scattata in Emilia Romagna durante e dopo la tremenda alluvione dello scorso maggio: in una lunga intervista al “Corriere della Sera” è lo stesso commissario straordinario alla ricostruzione nominato dal Governo Meloni a provare a rasserenare gli animi dopo le tante polemiche politiche per il ritardo sui fondi destinati agli alluvionati, affrontando da vicino proprio su quel senso di solidarietà espresso dalle tante immagini impressionanti di quei giorni.



«Sarà una ripartenza veloce, ma sempre nel rispetto dei principi della buona amministrazione. La presidente Giorgia Meloni si è immediatamente recata sui luoghi colpiti. Le risorse che il governo ha stanziato sono importanti, 4,5 miliardi di euro, di cui circa 2,8 miliardi al momento a disposizione della struttura commissariale»: così il generale Figliuolo racconta l’inizio di un lungo lavoro di assistenza e ricostruzione che è già partito in questi tre mesi ma che dovrà ora concretizzarsi con i primi fondi da stanziare. Rispondendo indirettamente alla critica sollevata dal Governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini sul ritardo degli aiuti, Figliuolo tranquillizza «Sulla contabilità speciale del commissario sono arrivati i primi 876 milioni di euro da destinare alla messa in sicurezza del territorio. Con queste risorse si darà luogo al pagamento immediato dei lavori già effettuati e in corso». Per il 2023 in generale si spenderanno poi ulteriori 448 milioni di euro per gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione «per le più urgenti necessità e finalizzati alla messa in sicurezza del territorio».



IL PIANO FIGLIUOLO PER LA RICOSTRUZIONE: LE DUE DIRETTRICI, I FONDI E IL RAPPORTO CON BONACCINI

Sono dunque circa 1,3 miliardi i fondi stanziati dal Governo Meloni per quest’anno e calcolati dal lavoro di calcolo di Comuni, Regioni (oltre all’Emilia sono coinvolte in parte anche Toscana e Marche) e della struttura commissariale di Figliuolo. Il generale, ex responsabile della campagna vaccini anti-Covid sotto il Governo Draghi, ricorda sempre al “Corriere della Sera” da Rimini come saranno ripartiti complessivamente i fondi: «Per gli interventi di somma urgenza – spese che i Comuni e altri enti attuatori hanno già sostenuto o stanno sostenendo per mettere in sicurezza il territorio – la richiesta complessiva per il 2023 è di 289 milioni di euro, che la struttura rimborserà già a partire dai prossimi giorni. Ulteriori 123 milioni sono per i lavori che termineranno nel 2024 e per i quali il commissario dispone già dei fondi».



In generale però, per tutti gli interventi di ricostruzione urgenti per la messa in sicurezza del territorio alluvionato, si parla di finanziamenti per circa 1 miliardo e 133 milioni euro, di cui 448 milioni da impegnare nel 2023 e 684 milioni nel 2024: tali risorse, spiega ancora Figliuolo, «sono destinate agli interventi da realizzare in Emilia-Romagna, per un importo di poco più di 1 miliardo e nelle regioni Toscana e Marche per, rispettivamente, 56 e 55 milioni». Le difficoltà non mancano e il generale non le nasconde: «I tempi dipendono dalla portata del danno che hanno subito alcuni territori e dalla stabilità delle frane, che in alcune località sono ancora in movimento. Non è quindi un problema di risorse o di volontà. In certi territori ci vorrà più tempo, è giusto saperlo». Colpito dalla grande compostezza e dignità di persone che giustamente fanno presente gli enormi sacrifici e le immense perdite avute con l’alluvione, Figliuolo conferma la promessa fatta dalla Premier Meloni dopo la visita in maggio al termine dell’alluvione: «risarciremo tutti», anche se ammette come «All’inizio abbiamo dovuto recepire le esigenze degli amministratori locali e della popolazione per fare una stima dei danni e dare un’ordine di priorità agli interventi. È un lavoro complesso, che deve seguire passaggi logici».

Il “piano Figliuolo” per la ricostruzione prevede una ricostruzione privata e pubblica: in merito alla prima, vale il discorso fatto dal Governo, «la prospettiva è il totale risarcimento dei danni subiti. Per procedere in questa direzione abbiamo necessità di acquisire stime precise e dettagliate che consentano una corretta quantificazione dei danni e, quindi, dell’adeguato fabbisogno finanziario che il commissario deve richiedere al governo e che quest’ultimo deve stanziare». Per il piano “pubblico” invece, «Inizieremo la stesura di 5 piani speciali per la ricostruzione. Lavoreremo in sinergia con il territorio, ma anche con le Università e con l’Autorità di bacino distrettuale del Po e altri enti istituzionali, sulla base di accordi di collaborazione già siglati in luglio e agosto». Figliuolo alla fine ricorda come il lavoro con i sub-commissari governatori – Bonaccini, Giani e Acquaroli – procede spedito, allontanando le polemiche del n.1 dell’Emilia Romagna che aveva contestato la nomina del commissario: «i tempi dipendono dalla portata del danno che hanno subito alcuni territori e dalla stabilità delle frane. Non è quindi un problema di risorse o di volontà. In certi territori ci vorrà più tempo, è giusto saperlo. Bonaccini? Con lui, così come con Giani e Acquaroli, c’è un rapporto istituzionale e professionale ben solido. C’è un quotidiano confronto costruttivo».