L’Italia potrebbe a breve raggiungere la quota di un milione di somministrazioni di vaccini anti covid al giorno. Lo ha spiegato il generale Figliuolo, commissario straordinario dell’emergenza, intervistato stamane dal quotidiano La Stampa: “In Italia ci sono circa 43.000 medici di famiglia e 20.000 farmacie – le sue parole – e ogni medico inoculasse dieci vaccini al giorno, otterremmo 430.000 dosi in più alle quali se ne potrebbero aggiungere altre 100.000 per il ruolo delle farmacie. Le previsioni sono approssimative, ma se aggiungiamo a queste proiezioni quello che già facciamo possiamo riuscirci”. Le 530mila dosi ipotizzate da Figliuolo, unite alle 500mila che già si somministrano ogni giorno, e si arriverebbe al famoso milione di dosi.
“Teniamo presente – ha proseguito Figliuolo – che i medici di base sono in grado di somministrare ogni anno 8-11 milioni di vaccini antinfluenzali in pochi mesi. I pazienti si fidano di loro, si rivolgono a loro con maggiore disponibilità rispetto a un anonimo seppur efficiente hub vaccinale”. Al di là della cifra di un milione di vaccini ogni 24 ore, l’obiettivo è quello di accelerare: “Abbiamo già fatto molto, ma dobbiamo allungare il passo. Giugno è il mese clou, quello giusto per dare la spallata. Sarebbe dunque opportuno che da ciascuna Regione venissero smistati i vaccini per medici di medicina generale e farmacie”.
FIGLIUOLO: “E’ IMPORTANTE PASSI IL MESSAGGIO CHE I VACCINI SIANO SICURI”
Il Generale Figliuolo ha quindi ricordato i dati attuali, “due dosi di vaccino a quasi 7 milioni e mezzo di italiani, mentre tra chi ha ricevuto solo la prima dose e chi le ha avute entrambe il totale delle somministrazioni ammonta a 24 milioni”, per poi rivolgersi a quelle regioni ancora indietro con le inoculazioni: “Ora puntiamo l’attenzione a quelle Regioni che non hanno ancora raggiunto l’80% degli ultra ottantenni immunizzati”. Il commissario straordinario per l’emergenza covid sottolinea l’importanza della comunicazione in merito ai vaccini: “E’ importante che passi il messaggio che tutti i vaccini sono validi ed efficienti” e “Credo che il coinvolgimento dei medici di famiglia possa contribuire a dissipare dubbi e perplessità”. Infine, in merito all’immunità di gregge, l’obiettivo non sembrerebbe essere cambiato: “Necessario che sia vaccinato l’80% della popolazione. Obiettivo che contiamo di raggiungere a fine settembre”.