Il Generale Francesco Paolo Figliuolo, ex commissario per le vaccinazioni contro il Covid ed ora incaricato straordinario alla ricostruzione dell’Emilia Romagna dopo la violenta alluvione del maggio scorso, è intervenuto durante la diretta del Tg2 Post, nel corso del quale ha ovviamente parlato delle condizioni in cui versa la regione martoriata dal maltempo e, soprattutto, come procede la ricostruzione. “Un’alluvione”, spiega, “che in poche ore ha portato un’accumulata di pioggia di oltre 4 miliardi di metri cubi“, in una regione che annualmente ne consuma “1,4 miliardi circa”.



Parlando strettamente di ricostruzione, il generale Figliuolo spiega che si sta procedendo con la messa “in sicurezza del territorio”, mettendo a disposizione “289 milioni di euro, per oltre 2.500 interventi che poi si svilupperanno anche nel 2024, per un importo complessivo di circa 413 milioni di euro. Dopodiché, proprio nei prossimi giorni” si procederà alla difesa idrica. “Arriveranno gli interventi urgenti per la messa in sicurezza del territorio proprio ai fini dell’incolumità pubblica e privata”, spiega Figliuolo, “quindi un lavoro più strutturale, con altri 2.600 interventi”, ma l’azione più importante, ora come ora, è “ristorare le famiglie e le imprese”. Più complesso, invece, parlare di tempistiche, anche perché mentre  il governo lavorava per la cassa integrazione “la gente dell’Emilia-Romagna, si è rimboccata le maniche da sola e si è messa ad operare” con le proprie risorse economiche.



Figliuolo: “Danni in Emilia-Romagna difficili da stimare, ma superiori a 1,5 miliardi”

Passando oltre, il generale Figliuolo analizzando i danni sul territorio dell’Emilia-Romagna, spiega che “abbiamo perimetrato tutto ciò che c’è da riparare sul pubblico per la messa in sicurezza e parliamo di circa 1 miliardo e 400 milioni” ma mancano ancora i dati relativi alle imprese e alle famiglie colpite dall’alluvione, per la quali a brevissimo saranno stanziati i necessari ristori, che il commissario conta di far partire “entro fine novembre“.

Tornando a parlare degli stanziamenti, invece, il generale Figliuolo spiega che ieri “il ministro Lobrigida ha ricordato gli interventi fatti dal suo ministero di 100 milioni di euro a favore dell’agricoltura, poi ha annunciato altri 180 milioni di euro che saranno devoluti ai contributi ai terreni alluvionati”. Spiegando, infine, la controversa questione dei 20+20 mila sostiene che “se uno ha un danno sotto i 40.000, avrà una prima tranche quando la domanda viene istruita”, poi, “il commissario da i primi 20.000, o se ha un danno di 36.000, gli dà 18.000 e dopodiché, nel momento in cui arrivano le fatture del completamento lavori ci sarà la determina degli ulteriori 18 mila. Se uno invece ha un danno maggiore”, conclude il generale Figliuolo, “in funzione delle risorse, il commissario darà uno o due anticipi e poi farà la determina di chiusura”.