Bisogna procedere con la vaccinazione dei giovani per fare in modo che arrivino già immunizzati al nuovo anno scolastico, quindi per il ritorno a scuola. A dettare la linea è il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid. «Per i giovani dobbiamo fare in modo che quando si arriva all’apertura dell’anno scolastico ci sia la maggioranza dei ragazzi in sicurezza», ha osservato. La questione però non verte solo attorno alla disponibilità di dosi. «Questo deve nascere oltre che dalle dosi anche da un convincimento dei ragazzi e dei genitori che vaccinarsi è importante». Figliuolo a margine della sua visita all’Isola del Giglio ha ricordato che il vaccino «è utile ed è importantissimo per ripartire in maggior sicurezza».
A proposito della disponibilità delle dosi, comunque, non ci sono problemi. «Sono assolutamente sufficienti per mantenere il ritmo di 500mila dosi al giorno medie, che ci porteranno a fine settembre a raggiungere il traguardo dell’80% degli italiani vaccinabili vaccinati», ha assicurato Figliuolo. Dunque, va vaccinato chiunque debba essere protetto, dovunque esso sia.
FIGLIUOLO SU REGIONI, VARIANTE DELTA E TERZA DOSE
Non mancano però questioni da definire. «È chiaro che poi ci sono da allineare i sistemi informativi, le Regioni lo stanno facendo, la struttura commissariale ribilancia dosi», ha dichiarato il generale Figliuolo. Le dosi ci sono per tutti, ma riguardo le polemiche di alcune Regioni che hanno chiesto più dosi: «Se poi qualcuno pensava di finire la campagna per dire che è più bravo di tutti a fine luglio, non potrà farlo, non potrà dire che è il più bravo di tutti ma dovrà finire come gli altri a fine settembre». Per quanto riguarda la variante Delta, «gli scienziati dicono che con la doppia dose si è abbastanza sicuri e quindi noi dobbiamo accelerare con le doppie dosi e continuare il piano vaccinale per chiuderlo il prima possibile». Riguardo invece la terza dose, non esclude che possa essere necessaria: «Non sappiamo quanto dura questa immunità, se dovessero arrivare evidenze scientifiche per cui c’è bisogno di un ulteriore richiamo noi siamo pronti».