L’Arcigay di Rimini, tramite il presidente, Marco Tonti,  ha usato parole dure contro il film web “Riccione”, prodotto da Rai Pubblicità e sostenuto dallo stesso Comune di Riccione. Un comunicato ha infatti dato il via ad una grande polemica “Riccione” è un inno alla piattezza delle emozioni, allo stordirsi di alcol, al maschilismo predatorio, il tutto infarcito da violenza (più o meno suggerita) e allusioni sessuali da due soldi“, si legge nella nota diffusa. Accuse dirette che non lasciano dubbi: “L’unico personaggio gay – che è Filip Simaz, che abbiamo conosciuto a Ciao Darwin 8 – è rappresentato come lo stereotipo-macchietta che ci prova con tutti e oggetto continuo di insulti e infamie (“Occhio malocchio prezzemolo e fin@cchio”)”. Le polemiche arrivano anche dall’attore riccionese Gianluca Vannucci: “Un’occasione persa per una Riccione che non si riconosce nella location, nei personaggi, nei colori e dove prostituzione, omofobia, scene di spaccio e un consumo smodato di alcol giocano un ruolo primario nelle economie della trama”.



Arcigay contro Rai e il film “Riccione”: scoppia la polemica per Filip Simaz!

Anche la località quindi viene rappresentata malissimo: “Ed è a dir poco tafazziano il riferimento alla spesa di 45 euro per lettino e ombrellone in spiaggia, visti i tempi che corrono”. Marco Tonti, nel suo comunicato, tiene inoltre a sottolineare i numerosi errori della pellicola: “Il film parte da un locale e prosegue con una scena dove uno dei protagonisti va a prostitute, è pieno di errori tecnici e scenografici, come la presenza di Smartphone e banconote da 5 euro in scene ambientate nel 2001, all’uso dilettantisco del green screen o la massiccia presenza invasiva di sponsor in gran parte delle scene”. Attacchi quindi mirati al film web “Riccione” che ha creato un vespaio di polemiche viste le scene e gli episodi di pessimo gusto. Quale sarà la replica degli addetti ai lavori?

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