Filippo Facci, giornalista di Libero, ha recentemente rilasciato un’intervista per il Corriere della Sera, nella quale ha commentato le, tante, accuse e vicende che l’hanno visto protagonista negli ultimi giorni. “Ho preso talmente tante pesciate in faccia”, parte subito, con una certa vena ironica, “che non mi creo grandi problemi. Rivendico la mia coerenza e rifarei tutto quello che ho fatto o detto”.

Il primissimo punto da cui Filippo Facci vuole partire è la vicenda legata alla frase sulla vicenda che vede La Russa jr accusato di stupro. Ha, infatti, scritto che “le ragazza era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache“, ma ora ritiene che si sia trattato “di un errore stilistico, un fallimento professionale. Non giudico o colpevolizzo”, sostiene, “ho scritto ciò che hanno scritto tutti ed è cronaca: la giovane ha assunto droga e poi è stata con lui”. Secondo Filippo Facci “il passaggio è stato usato per attaccarmi. Ma avrebbero trovato altro. Adesso c’è un processo che io non accetto, tantomeno da politici che strumentalizzano o da un Cda con cui nemmeno ho firmato un contratto per una frase su un giornale che con la Rai non c’entra”.

Filippo Facci, la Rai e lo stalking

Andando avanti, Filippo Facci passa alla questione ex moglie, che recentemente l’ha accusato di stalking, sostiene che “è stata lasciata e non ha accettato la cosa, forse perché la mia compagna è più giovane e ciò le ha dato molto fastidio” e sostiene che “a mio parere, la stalker è lei”. Oltre a questo “ha continue richieste economiche per il mantenimento dei nostri due figli. Dovrei versarle più di quanto percepisco mensilmente”.

“Se salta il contratto con la Rai“, spiega ancora Filippo Facci, “saltano pure le basi per le pretese che accampa la mia ex”, ma di contro “non ho soldi e il contratto mi servirebbe parecchio“. Tuttavia, non si dispera e spiega che “[se] non me lo faranno, pazienza. Niente che non mi sia già successo: nel 1995 l’allora presidente Letizia Moratti strappò un ingaggio da 66 milioni di lire perché erano uscite intercettazioni che hanno fatto dire che ero craxiano”. E Filippo Facci ci tiene a sottolineare anche che “non sono razzista, non sono fascista, non sono sessista e non sono un vittimizzatore. Semmai, in questo caso, vittima”.