Filippo Falco è già diventato il “Messi del Salento”
, ricordando da vicino quel Fabrizio Miccoli che regalò sprazzi di fenomeno in una carriera poi conclusa proprio in maglia Lecce in serie C. Per il mattatore di Torino-Lecce – senza gol ma una prestazione da MVP che ha acceso i riflettori su questo 27enne di Taranto che già aveva impressionato all’esordio contro l’Inter a San Siro – i primi passi furono mossi proprio tra Bari e Lecce all’inizio della carriera nelle giovanili, salvo poi peregrinare per mezza Italia senza mai davvero sfondare e con un’occasione non sfruttata in Serie A con il Bologna nel 2015-2016 (solo 9 presenze senza lasciare il segno). Poi Cesena, Benevento, Perugia e Pescara fino al ritorno lo scorso anno in Serie B con i giallorossi di Fabio Liverani: qui, a 26 anni, il salto forse decisivo con un ruolo da protagonista e “tuttocampista” che con 7 gol in 33 partite contribuisce al miracolo-Lecce per il grande ritorno nella massima serie. Ieri sera sono rimasti tutti strabiliati dalle giocate di Pippo Falco che tra serpentine, assist e scambi da urlo ha esaltato il gioco dell’ex regista di Perugia e Lazio.
MARCHISIO STREGATO DA FILIPPO FALCO
«Gran bella partita #TorinoLecce Ma che bella partita ha fatto #FilippoFalco», ci ha poi pensato con questo tweet Claudio Marchisio ad accendere ancor di più i riflettori su Filippo Falco e sul suo inizio scintillante di stagione. Ha 27 anni, non è certo un “giovanissimo” e deve ancora dimostrare tanto, specie in continuità, nella sua vera grande occasione in Serie A; di certo però il “Messi del Salento” ha cominciato col piede giusto e i tifosi già sognano per quanto il talento del n.10 possa ancora emergere in maniera più costante nei prossimi mesi. Nel suo trequartista Liverani vede davvero le orme di un campione e ieri in conferenza stampa dopo la vittoria in trasferta per 1-2 contro il Torino potenziale primo in classifica, si è lasciato andare «E’ un leader tecnico, pretendo tanto da lui, anche sacrificio nell’aiutare i compagni. Sta crescendo, non deve mai staccare la concentrazione. Non ho preclusioni per le scelte offensive, gli uomini a mia disposizione sono tutti complementari». Alla domanda sul possibile approdo in Nazionale nell’anno dell’Europeo, Liverani però frena «Dipende tutto da lui. E’ arrivato da noi l’anno scorso dopo una stagione con pochissime presenze. E’ sempre stato poco determinante e discontinuo, qui ha lavorato bene e fa tutto, attacca e difende. Oggi la Nazionale è aperta a tutti, Mancini guarda tutte le qualità, fino a quando avrà l’età giusta può lavorarci. Dopo i complimenti di Milano si è perso, speriamo non sia così anche dopo questa sera».
Qui qualche giocata di questo inizio di stagione di Filippo Falco