Un successo atteso da tempo, una vittoria stupenda quella dell’inseguimento a squadre maschile di ciclismo su pista alle Olimpiadi Tokyo 2020 con due record del Mondo in due giorni grazie soprattutto alla ‘locomotiva’ Filippo Ganna, già campione del Mondo sia a cronometro su strada sia dell’inseguimento individuale su pista e in un certo senso figlio d’arte, perché il padre Marco Ganna partecipò alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 nella canoa. Altro sport, successi ancora più grandi ma c’è un’impronta di famiglia. Abbiamo raccolto le emozioni di papà Marco Ganna, la sua gioia dopo questo grande successo di Filippo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Oro per Filippo Ganna nell’inseguimento a squadre, da padre cosa ha provato dopo questo successo olimpico? Una grande gioia per una vittoria olimpica che avevamo preparato con tanta attenzione, in tutti i minimi dettagli.

Ha naturalmente visto la gara, quando ha capito che sarebbe arrivato l’oro? Devo dire che ero molto fiducioso perché quando Filippo parte bene, come è successo in queste Olimpiadi, le cose vanno sempre nel migliore dei modi. Ed è stato veramente così.



Cosa dirà a Filippo? Ci siamo già scambiati qualche messaggio e gli ho manifestato tutta la mia gioia, la mia felicità. Quando poi lo sentirò direttamente lo farò ancora di più.

Ora dove può arrivare Filippo, al Record dell’ora? Di carne al fuoco in effetti ce n’è tanta e il Record dell’ora potrà arrivare quest’anno, il prossimo o più avanti. Si vive di obiettivi e questo è uno di quelli di Filippo.

Filippo figlio d’arte anche se in un altro sport, lei fu canoista ad alto livello alle Olimpiadi di Los Angeles, gli ha trasmessola passione per lo sport? Siamo una famiglia di sportivi: io ero canoista, Filippo è un corridore, Carlotta sua sorella ha praticato la pallavolo, oltre ad essere iscritta all’università di ingegneria e architettura.



Perchè Filippo ha scelto il ciclismo e non magari la canoa? Io non sono come certi padri, non impongo niente ai miei figli che possono scegliere cosa fare.

La medaglia di Filippo è un vanto per Verbania e per Vignone la vostra città? Per Verbania, per Vignone, per l’Italia, per tutti i ragazzi che praticano questo sport con tante difficoltà. Non esistono infatti velodromi dove praticare il ciclismo su pista e sarebbe bello che ciò prima o poi cambiasse. L’unico è quello di Montichiari, solo per le Nazionali. Sarebbe così auspicabile che tanti ragazzi abbiano un velodromo al più presto, tanti impianti per praticare il ciclismo su pista. (Franco Vittadini)

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