Filippo il Bello e Guglielmo di Nogaret sono entrambi citati dal sommo poeta Dante Alighieri nel poema “La divina Commedia”? Sembrerebbe proprio di si, visto che nel poema Dante cita indirettamente Filippo senza però farne mai il nome, ma in termini estremamente polemici per via del suo contrasto con la Chiesa e la sua decisione di iniziare la cosiddetta «cattività avignonese». Ma chi era Filippo il Bello? Re di Francia dal 1285 al 1314, Filippo decise di appoggiare gli Angioini contro gli Aragonesi durante la guerra del Vespro in Sicilia. Non solo, successivamente il re di Francia si è opposto a papa Bonifacio VIII contro la decisione di riscuotere le imposte anche dai membri del clero. La decisione di Filippo il Bello crea però un fortissimo contrasto diventato insanabile a causa della bolla Unam sanctam del papa del 1302.



La bolla Unam sanctam di papa Bonifacio sottolineava il primato del pontificio. Una vera e propria svolta che non fu accolta bene da Filippo il Bello che rispose in modo violento inviando Guglielmo di Nogaret in Italia. Guglielmo di Nogaret, infatti, arrivato in Italia, fece prigioniero Bonifacio grazie all’aiuto dei Colonna nel celebre episodio dell’oltraggio di Anagni. Dopo la morte di Bonifacio e il breve periodo di Papa Benedetto XI, Filippo il Bello riesce a far eleggere un papa a lui ‘favorevole’: si tratta di Clemente V.



Filippo il Bello e Guglielmo di Nogaret: ecci dove sono citati nel canto dell’Inferno della Divina Commedia di Dante

Filippo il Bello e Guglielmo di Nogaret sono entrambi citati, ma senza nome, nella Divina Commedia di Dante Alighieri. Per la precisione nel nel canto Inferno XIX, 85-87, il papa simoniaco Niccolò III predice la dannazione di Clemente V e dice che questi avrà il favore di chi Francia regge, ovvero Filippo il Bello. Non solo, anche nel cantico del Purgatorio, per la precisione VII, 109 ss. Sordello indica tra i principi negligenti della valletta Filippo III l’Ardito e Enrico I di Navarra, rispettivamente padre e suocero di Filippo il Bello: entrambi sanno la vita sua viziata e lorda e se ne rammaricano.



Ma le citazioni non finiscono qui, visto che nel canto XXXII del Purgatorio versi 148-160, nella processione simbolica nell’Eden Filippo il Bello è rappresentato come un gigante che tiene avvinta a sé una puttana sciolta che rappresenta la curia papale. Ma chi è Guglielmo di Nogaret? Cancelliere di Filippo il Bello, Guglielmo è stato anche autore di vari rinomati scritti teorici che insistevano sull’autonomia del potere regio rispetto a qualunque altro potere. Fu proprio lui a dirigere la politica di Filippo il Bello contro Papa Bonifacio VIII.