Filippo Laganà, attore e figlio di Rodolfo, è stato ospite stamane negli studi di Uno Mattina per parlare di Gigi Proietti che oggi avrebbe compiuto 83 anni, essendo nato il 2 novembre del 1940. “Gigi era come lo abbiamo sempre visto tutti – esordisce Laganà – non era differente, io intanto vorrei fargli tanti auguri, oggi è il suo compleanno e vorrei fargli tanti auguri…”. E ancora: “Lui si fermava a scherzare, a raccontare barzellette, a parlare della Roma. Noi abbiamo sempre passato le vacanze assieme a Ponza, abbiamo ricordi meravigliosi… una volta stavamo tornando da una cena in condizioni pietose, ci fermò una volante dei carabinieri e lui salutò “Maresciallo”, era una persona meravigliosa”.
Daniela Ferolla, conduttrice di Uno Mattina, ha risposto: “Mio papà era maresciallo e all’epoca mi legavano sempre al Maresciallo Rocca (nota fiction Rai con protagonista proprio Proietti ndr), per lui Gigi era un mito”. Filippo Laganà ha quindi ripreso la parola: “La cosa che mi ha rilasciato meravigliato è che per la gente, quando Gigi ha deciso di andare in tourneè perchè per me non è morto, è come se fosse morto un parente anche per le persone che non l’hanno conosciuto, un personaggio che non muore mai “.
FILIPPO LAGANÀ RICORDA GIGI PROIETTI: “ECCO COSA MI HA INSEGNATO”
E ancora: “Lui è sempre stato molto presente nella mia vita, ricordo Gigi venire in camera mia quando era piccolo, magari si sedeva mentre stavo giocando e mi chiedeva se ci fosse gente il giorno dopo lo spettacolo, Proietti che chiede a me se ci fosse gente, quella era la sua grandezza… mi ha dato sempre tanti consigli, a cominciare dall’umiltà, e la seconda cosa importante era che bisognava sempre sapere dove si andava a mangiare dopo lo spettacolo. Mi ha insegnato anche la grande ironia, mai prendersi sul serio e giocare”.
Quindi Filippo Laganà ha concluso con un ricordo legato ad un suo periodo doloroso, durante il trapianto di fegato: “La più grande manifestazione d’affetto me l’ha data 4 anni fa quando ho fatto un trapianto di fegato, Gigi venne a festeggiare la Pasqua con noi, entrò in ogni stanza dell’ospedale e salutò tutti, non ne dimenticò nemmeno uno, una persona meravigliosa, uno del popolo che manca tantissimo, se ne andò quando i teatri erano chiusi perchè c’era il covid. In questo momento – ha chiosato – c’è un teatro che è il Globe Theatre di Roma che è in un momento di grande difficoltà e per cui la famiglia Proietti si sta impegnando moltissimo”.