Filippo Laganà, ospite a Oggi è un altro giorno, ha raccontato la sua battaglia con la malattia di Wilson, che gli fu diagnosticata nel 2019 al rientro di un viaggio a New York. “Ero partito con 37.2 di febbre, ma ero convinto che non fosse nulla. La situazione però è sempre più peggiorata. Non potevo più camminare, ero giallo, avevo la pancia gonfia e vomitavo. A quel punto dovevo tornare in Italia, anche perché negli Usa avevo sottoscritto una assicurazione sanitaria blanda. Entrare nel sistema immunitario con un quadro clinico così complesso, era un bel problema. Arrivati all’aeroporto non volevano farmi partire, nessuno voleva prendersi la responsabilità. Mi truccai per sbiancarmi il viso e feci un po’ di casino, così acconsentirono. A Roma la diagnosi fu immediata”.



L’unica soluzione per il suo caso era il trapianto di fegato. “La sindrome di Wilson è un accumulo di rame, che inizia a circolare nel corpo. Io ero ai massimi livelli, quindi iniziai ad avere anche delle allucinazioni. Ero sempre più grave. Mi misero in cima alla lista dei richiedenti. Il primo organo che arrivò non era compatibile, il secondo sì. L’intervento durò 14 ore. Ho perso 40 chili, ma poi li ho ripresi. Non ho mai avuto paura, solo dopo 7 mesi quando mi sono guardato indietro”.



Filippo Laganà: la malattia di Wilson

Il 28 gennaio 2019 Filippo Laganà è stato sottoposto a un trapianto di fegato. Il giovane attore era in vacanza a New York quando si è sentito male, la pancia si è gonfiata e il volto si è ingiallito: “Ero a New York e mi sono sentito male. Abbiamo immediatamente capito che era qualcosa di grave. Siamo riusciti a rientrare in Italia, ero con la mamma e mi hanno portato subito in ospedale e lì mi hanno fatto una diagnosi immediata e ho subìto un trapianto di fegato”, ha raccontato Filippo a Oggi è un altro giorno.

Così ha scoperto di essere affetto dal morbo di Wilson, una malattia ereditaria che porta all’accumulo di quantità eccessive di rame nel fegato, nel cervello e in altri organi vitali. “Il mio fegato si era bloccato, era diventato una pietra, gli organi interni erano andati in pappa e l’unico tentativo che si poteva fare era fare un trapianto”, ha aggiunto il figlio di Rodolfo Laganà.

Filippo Laganà: il trapianto di fegato nel 2019

Filippo Laganà, nonostante la giovane età, ha affrontato con coraggio il trapianto di fegato, effettuato al Policlinico di Tor Vergata: “Non era proprio una passeggiata, ma non ho avuto paura. Non ho mai avuto paura. Dopo, ho avuto paura. Tre, quattro mesi fa mi sono reso conto di che cosa ho superato”, ha confidato a Oggi è un altro giorno. Il nonno di Filippo, che è stato un chirurgo molto importante, aveva salvato la vita alla madre del medico che lo ha operato. Tre anni dopo il trapianto di fegato, Filippo si è ritrovato nella stessa sala operatoria sul set di “Amici per la pelle”, il film di Pierluigi Di Lallo che ripercorre la sua vicenda e che va in onda su Rai 1 domenica 9 aprile in prima serata: “Speriamo di aprire una finestra sul mondo dei trapianti che purtroppo è ancora un tabù”, ha detto l’attore a Tv Sorrisi e Canzoni.