FILIPPO TORTU, CHI È? ENFANT PRODIGE DELL’ATLETICA

È giunto il momento di scoprire meglio chi è Filippo Tortu: una finale nei 200 metri agli Europei atletica 2024 Roma potrebbe rappresentare per il ventiseienne la consacrazione a livello sportivo, lui che è stato enfant prodige dell’atletica ma poi si è un po’ perso per strada. Nato nel 1998 da padre sardo e mamma milanese, Filippo Tortu ha avuto una rapidissima ascesa: a Savona nel 2016 ha abbattuto il record italiano sui 100 metri che durava da 34 anni, lo ha ritoccato ancora due volte l’anno seguente ma intanto era già stato campione nazionale sulla distanza, a 18 anni. Sempre nel 2017 Tortu ha iniziato a correre anche i 200, centrando buoni risultati anche nei 60 indoor; tuttavia, la data simbolo di questa straordinaria crescita rimane il 22 giugno 2018.



A 20 appena compiuti Filippo Tortu, in occasione del meeting di Madrid, ha corso i 100 metri in 9’’99: primo italiano di sempre (e terzo atleta bianco) a scendere sotto i 10 secondi, battuto il record di Pietro Mennea (resisteva dal 1979), un record che sarebbe durato per tre anni fino all’avvento di Marcell Jacobs. Nominato cavaliere della Repubblica Italiana nel 2019, a dire il vero Tortu ha poi calato le sue prestazioni, non riuscendo a confermare quanto di buono aveva fatto vedere: certamente ha vinto altri titoli nazionali ma le grandi consacrazioni non sono arrivate, e dire che nel 2016 all’esordio agli Europei aveva anche timbrato il primato italiano juniores sui 100 metri. Tuttavia, anche lui si è tolto delle belle soddisfazioni nel corso della carriera.



I TITOLI DI FILIPPO TORTU

Filippo Tortu può comunque dire di aver vinto almeno una medaglia in ognuna delle grandi manifestazioni. Naturalmente la gioia più grande è quella della 4×100 alle Olimpiadi: uno straordinario oro, lui tra l’altro ultimo frazionista (questo aveva causato qualche tensione con Marcell Jacobs) e capace di una rimonta entrata nell’immaginario collettivo, oggetto di meme celebrativi che in quell’estate si sarebbero “mischiati” con l’iconica trattenuta di Giorgio Chiellini su Bukayo Saka nella finale degli Europei, perché la 4×100 era Italia vs Gran Bretagna mentre gli azzurri avevano vinto a Wembley contro l’Inghilterra.



Poi, Tortu ha conquistato l’argento sempre nella staffetta 4×100 a Budapest, i Mondiali dello scorso anno, questa volta con Roberto Rigali ad aprire al posto di Fausto Desalu ma lui sempre quarto frazionista; il bronzo invece è quello degli Europei dell’anno precedente, fino a questo momento l’unico podio timbrato sui 200 metri con un tempo di 20’’77, battuto da Zharnel Hughes e Nethaneel Mitchell-Blake che aveva entrambi regolato in semifinale, quando aveva corso in 20’’29. Questa sera Filippo Tortu si trova ancora in finale agli Europei atletica 2024 Roma e potrà gareggiare sulla pista di casa: speriamo che possa arrivare un’altra medaglia, magari anche d’oro.