Filippo Turetta, a processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin in Corte d’Assise a Venezia, presto conoscerà la sua sorte giudiziaria in primo grado. La sentenza è prevista per i primi di dicembre e oggi l’accusa, sostenuta dal pm Andrea Petroni, ha chiesto l’ergastolo. Poche ore fa, mentre il dibattimento volge a conclusione, il fratello minore del giovane imputato, Andrea Turetta, ha parlato per la prima volta in tv con una intervista esclusiva a Zona Bianca, su Rete 4.



Il ragazzo ha dichiarato di non interessarsi a “cosa è successo” relativamente all’efferato delitto della 22enne: rispondendo alle domande dell’inviata della trasmissione, il fratello di Filippo Turetta ha confermato di averlo incontrato in carcere e di non avergli chiesto niente su quanto ha commesso. Insieme ai genitori, ha scelto di stargli comunque accanto nonostante le gravissime contestazioni e l’orizzonte del fine pena mai.



Filippo Turetta, le parole del fratello Andrea in tv a ridosso della sentenza

Sono andato da lui, come l’ho trovato? Come una persona che sta in carcere“. È quanto ha detto Andrea Turetta ai microfoni di Zona Bianca parlando del fratello, attualmente imputato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. La studentessa 22enne di Vigonovo (Venezia) è stata assassinata l’11 novembre 2023 e abbandonata in un dirupo nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, e Filippo Turetta è reo confesso.

Nessuno sa cosa gli è passato per la testa, nemmeno io. Non gli ho parlato di Giulia, ma da fratello a fratello gli ho chiesto come stava e basta. Non mi interessa quello che è successo. Lui non era il mio punto di riferimento, era un rapporto tra fratelli e basta, non ero condizionato da lui e lui non lo era da me. Non abbiamo mai parlato di Giulia neanche prima, spesso non ero a casa, uscivo con gli amici, non passavo tempo insieme a lui e non ho mai avuto un discorso profondo sui suoi problemi, o cose così. Ero all’oscuro di tutto, non mi interessavo. (…) Quello che è successo non mi condizionerà, lui pagherà per quello che ha fatto, io e miei genitori gli staremo comunque accanto, abbiamo lo stesso sangue“.



Filippo Turetta, l’omicidio di Giulia Cecchettin con 75 coltellate

Secondo quanto emerso in sede di indagini, Giulia Cecchettin è stata raggiunta da 75 coltellate sferrate dall’ex fidanzato Filippo Turetta la sera dell’11 novembre dello scorso anno. L’azione omicidiaria sarebbe avvenuta in due fasi: una prima aggressione a circa 150 metri dall’abitazione della vittima, a Vigonovo, e la seconda nella zona industriale di Fossò.

Dopo il delitto, Filippo Turetta ha lasciato il corpo nei pressi del lago di Barcis e si è dato a una fuga di 7 giorni conclusa con il suo arresto in Germania. Reo confesso, stando alla ricostruzione avrebbe agito dopo la fine della relazione con la 22enne che in quei giorni si preparava alla laurea in Ingegneria Biomedica a Padova. L’accusa sostiene la premeditazione nel ventaglio delle aggravanti, circostanza che apre all’orizzonte dell’ergastolo. Per la difesa, si sarebbe trattato invece di mera “preordinazione“.