Filippo Turetta è stato interrogato ieri per 9 ore. Dopo il primo interrogatorio di martedì in cui il ragazzo ha reso solo delle dichiarazioni spontanee, ieri una lunga chiacchierata con gli inquirenti, dalle ore 11 di mattina fino alle ore 20:00 di sera. Poche le indiscrezioni emerse, ma secondo quanto riporta l’Ansa attraverso il suo sito online, Filippo Turetta avrebbe fatto lunghe pause, silenzi, tante lacrime e uno sguardo spento, ma anche dei “non ricordo”. Senza dubbio la frase più rilevante è quel “mi è scattato qualcosa in testa” per spiegare l’orrore. Il 22enne deve aver compreso definitivamente che Giulia Cecchettin lo voleva lasciare per sempre, forse anche come amico. I due si stavano frequentando ancora dopo che la loro relazione era finita, ma evidentemente alla giovane vittima la situazione non andava bene.



Quel sabato sera, probabilmente, lui le avrebbe fatto delle richieste magari di vedersi ancora, ed è probabile che lei abbia reagito dicendogli che quel rapporto non sarebbe potuto proseguire, dopo di che lui l’avrebbe uccisa. E’ solo una ricostruzione che si basa su una ipotesi giornalistica non corroborata dai fatti, ma ciò che conta, purtroppo, è che alla fine Giulia Cecchettin è stata uccisa dissanguata, così come svelato dall’autopsia eseguita ieri mattina, colpita con una ventina di coltellate, così come del resto si era già intuito dalla macchia di sangue vistosa lasciata per strada nella zona industriale di Fossò.



FILIPPO TURETTA INTERROGATO PER 9 ORE DAI PM, LA QUESTIONE DELLA PREMEDITAZIONE

E’ proprio lì che la laureanda ha trovato la morte, per poi essere caricata in macchina ormai in fin di vita e il suo cadavere abbandonato vicino al lago di Barcis, dove era già senza vita. Gli inquirenti, nell’interrogatorio fiume di ieri a Filippo Turetta, avranno cercato di ricostruire nel dettaglio cosa sia accaduto e anche se l’omicidio sia stato premeditato, cosa che ovviamente aggraverebbe ulteriormente la posizione del detenuto.

Si sta cercando di comprendere se lo skotch, il coltello e il sacco nero, si trovassero da tempo nell’auto o se Filippo Turetta, che compirà 22 anni il prossimo 18 dicembre, li abbia acquistati poche ore o pochi giorni prima l’omicidio di Giulia Cecchettin.