L’interrogatorio di oggi di Filippo Turetta si sarebbe concluso in un nulla di fatto visto che, anche se manca ancora l’ufficialità, sembra che il ragazzo non abbia proferito parola. L’inviato di Storie Italiane, Stefano Politi, ha infatti raccontato: “Filippo Turetta si è avvalso della facoltà di non rispondere e si sarebbe messo a piangere rimanendo in silenzio, questo quanto riportato da il Messaggero (e anche l’agenzia Ansa ndr), ciò confermerebbe la nostra ipotesi, con una reazione emotiva importante”.



Durante il collegamento le telecamere di Rai Uno avevano registrato l’arrivo di un’ambulanza presso la sede dell’interrogatorio ma sembrerebbe smentita l’ipotesi che i soccorsi fossero per Filippo Turetta. Che il 22enne veneziano non avesse parlato lo si era già capito praticamente un’ora fa, visto che, a circa mezz’ora dall’interrogatorio, che era fissato per le 10:00, la Gip e il Pm avevano lasciato la casa circondariale di Verona, un lasso di tempo troppo breve affinchè potesse essere stata depositata una testimonianza. Ricordiamo che la decisione di non rispondere è ovviamente nei diritti del detenuto, nonché strategia che già era stata ipotizzata in queste ore dai media: è probabile che il giovane e il suo avvocato si prendano il tempo necessario per preparare meglio un futuro interrogatorio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



FILIPPO TURETTA, OGGI L’INTERROGATORIO, CONSULENTE CECCHETTIN: “VOGLIAMO CAPIRE TANTE COSE”

Gabriella Marano, consulente della famiglia di Giulia Cecchettin, è stata intervistata questa mattina dal programma di Rai Uno, Storie Italiane. Stamane come vi abbiamo già raccontato, ci sarà l’interrogatorio a Filippo Turetta che dovrebbe scattare alle ore 10:00 di stamane. “Cosa ci attendiamo da questo interrogatorio? Ci piacerebbe capire con quali intenzioni Filippo sia venuto qui quella sera a prendere Giulia – le parole della Marano – stando a quello che sta emergendo sembra che Giulia avesse deciso di non proseguire questa amicizia dopo averlo già lasciato, sembra che Giulia volesse lasciarlo anche come amico”.



E ancora: “Vogliamo anche capire perchè si è fermato a 150 metri da casa, c’è questo dato che stona, abbiamo questo testimone che stava fumando una sigaretta e racconta ai carabinieri di aver visto un ragazzo che prende a calci una ragazza e poi chiedeva aiuto, gridava, dicendo che le stava facendo male. Vogliamo poi capire perchè si è spostato nella zona industriale, forse aveva già fatto un sopralluogo e vogliamo anche capire perchè non si è attenuato questo istinto distruttivo, qui lui la poteva salvare”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FILIPPO TURETTA, OGGI L’INTERROGATORIO, LA DIFESA: NO A RICHIESTA DI ATTENUARE LE MISURE CAUTELARI

Si terrà oggi l’interrogatorio di Filippo Turetta, il 22enne accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Come riferisce TgCom24.it, l’interrogatorio di garanzia avverrà davanti al gip di Venezia, Benedetta Vitolo, dopo che nella giornata di ieri lo stesso detenuto ha avuto un colloquio con Giovanni Caruso, il suo legale, per delineare la strategia difensiva. La difesa, come fatto sapere, non ha intenzione di chiedere il Riesame mentre non è chiaro se il ragazzo parlerà o meno visto che lo stesso legale, uscendo dal carcere di Verona dove il ragazzo si trova da sabato scorso, ha spiegato: “Non dico se parlerà a no”.

Non ha voluto anticipare nulla in merito all’interrogatorio “per rispetto dell’autorità giudiziaria”, limitandosi a dire ai cronisti che “Sta bene”. Come detto sopra, non si chiederà una istanza al Riesame per chiedere scarcerazione o misura meno afflittiva per il ragazzo, di conseguenza la possibile strategia difensiva potrebbe basarsi su una piena confessione di modo da poter alleggerire la posizione di Filippo Turetta. Le dichiarazioni che sono state rese alla polizia tedesca il giorno dell’arreso “Ho ucciso la mia fidanzata”, sarebbero infatti inutilizzabili ai fini dell’indagine in quanto pronunciate senza la presenza di un avvocato.

FILIPPO TURETTA, OGGI L’INTERROGATORIO: IL GIOVANE PARLERÀ?

Non è comunque da escludere una perizia psichiatrica per cercare di accertare eventuali vizi di mente e nel contempo, come sottolinea TgCom24.it, è possibile che il giovane optì per la facoltà di non rispondere, di modo da poter leggere meglio l’ordinanza di custodia cautelare e il contenuto presente nel fascicolo di indagine, facendosi poi interrogare nelle prossime settimane dal pm Andrea Petroni.

Nel frattempo tutto farebbe pensare ad una premeditazione dell’omicidio di Giulia Cecchettin, uno dei nodi cruciali dell’intera vicenda. I coltelli, i vestiti portati con se, ma anche i sacchetti di plastica. Lo skotch e alcune ricerche su internet, sembrano spingere verso la direzione dell’omicidio pianificato in anticipo e se confermato ovviamente aggraverebbe ulteriormente la posizione già assolutamente precaria di Filippo Turetta, che rischierebbe l’ergastolo.