Gabriella Marano, consulente della famiglia di Giulia Cecchettin, la giovane ragazza uccisa da Filippo Turetta sabato 11 novembre, è stata ospite stamane degli studi del programma di Rai Uno, Storie Italiane. Tante le domande che la famiglia Cecchettin rivolge al 22enne veneziano al momento in carcere a Verona dopo essere tornato in Italia lo scorso sabato. “Noi chiediamo che vengano contestate altre aggravanti – spiega Gabriella Marano in diretta televisiva – quella del motivo abbietto, perchè uccide Giulia? Il movente e la causale qual è? A nostro avviso l’ha uccisa per il non raggiungimento del suo obiettivo quindi è un motivo abbietto e può portare all’ergastolo”.



La famiglia contesta anche “Lo stalking psicologico – prosegue Gabriella Marano – possiamo già dire che Giulia è stata vittima di stalking di continue moleste, messaggi eccessivi, controllo militare, pedinamenti, appostamenti, veri atti persecutori e quindi Filippo ci deve dare atto di tutto questo che è antecedente all’omicidio fatto tra l’altro in maniera brutale: queste sono ulteriori contestazioni”. Gabriella Marano ci ha inoltre tenuto a precisare che: “Sabato non ci sarà il funerale di Giulia”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



FILIPPO TURETTA: “VOGLIO PAGARE PER QUELLO CHE HO FATTO”, OGGI VEDRÀ I GENITORI IN CARCERE

Filippo Turetta incontrerà oggi i genitori nella casa circondariale di Verona. Sarà un incontro senza dubbio molto emozionante quello fra il papà e la mamma da una parte, e il 22enne dall’altra, in carcere con l’accusa di aver brutalmente ucciso la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin. Non si vedono dallo scorso 11 novembre, da quando cioè Filippo Turetta aveva lasciato la propria abitazione per andare a prendere Giulia e accompagnarla nello shopping per la laurea. Fu proprio in quel sabato che si scatenò la follia del ragazzo, che colpì in due diverse occasioni la giovane laureanda, accoltellandola e gettandola violentemente a terra, uccidendola. Oggi, secondo quanto scrive RaiNews, non sarebbe giorno di colloqui con i famigliari per i detenuti del reparto infermiera, dove si trova appunto Turetta, ma sarebbe comunque arrivato l’ok da parte del pm di Venezia, Andrea Petroni.



Nella giornata di ieri, intanto, il ragazzo ha reso delle dichiarazioni spontanee al Gip. “Sono affranto, dispiaciuto per la tragedia che ho causato. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata. Sto cercando di ricostruire nella mia memoria le emozioni e quello che è scattato in me quella sera. Fin da subito era mia intenzione consegnarmi e farmi arrestare. Questa era la mia intenzione. Ora sono molto stanco e non mi sento di aggiungere altro”.

FILIPPO TURETTA: “VOGLIO PAGARE PER QUELLO CHE HO FATTO”. NESSUNA RICHIESTA DI SCARCERAZIONE O PERIZIA PSICHIATRICA

Ieri si sarebbe dovuto tenere l’interrogatorio di garanzia alle ore 10:00 ma è durato solo una mezz’ora, visto che Filippo Turetta non ha voluto aggiungere altro, profondamente provato da quanto accaduto.

Da segnalare che il difensore del giovane, l’avvocato Giovanni Caruso, non ha presentato alcuna richiesta al gip, né ai domiciliari né di una perizia psichiatrica con la formula dell’incidente probatorio, o di una consulenza di parte per accertare eventuali disturbi psichiatrici, così come scrive RaiNews apprendendolo da ambienti giudiziari.