Episodio alquanto discutibile avvenuto negli scorsi giorni presso una scuola media di Cremona: in occasione di un’ora buca gli studenti hanno deciso di vedere un film horror. Il risultato, diversi alunni che si sono sentiti male e l’indignazione dei genitori degli stessi. Come riferito dall’agenzia di stampa Ansa, durante un’ora senza prof gli alunni hanno chiesto al docente che doveva sostituire quello di turno se potessero vedere un film, e questi ha dato il suo ok lasciando libertà di scelta agli stessi studenti sulla pellicola da vedere. La classe ha optato per un film horror e precisamente per Terrifier, una pellicola splatter targata 2016 in cui il protagonista è un clown tutt’altro che simpatico, che realizza omicidi in serie decisamente cruenti, con scene molto forti. Si tratta di un cosiddetto film slasher molto simile a quelli splatter degli anni ’80 dove è il sangue a farla da padrone, e proprio per via della presenza di numerose scene crude, diversi studenti si sono sentiti male, ancora incapaci di gestire determinate emozioni.
Qualcuno ha ben pensato di lasciare l’aula o di girarsi dall’altra parte, mentre altri hanno lamentato della nausea fino a che si è deciso di interrompere la proiezione. Il fatto non è comunque passato inosservato, visto che la notizia è arrivata ai genitori e alcuni di essi hanno chiesto spiegazioni al dirigente scolastico, chiedendo come sia stato possibile proiettare un film di questo tipo, ovviamente vietato ai minori, in un’aula di una scuola media. Il preside si è limitato dicendo che l’amministrazione scolastica “ha agito nelle modalità previste” ma nel contempo ha organizzato un confronto tra genitori, docente e studenti.
FILM HORROR IN SCUOLA MEDIA, IL COMMENTO DI GIOVANNI SCHINTU
Sulla vicenda è intervenuto anche Giovanni Schintu, gestore del Filo, uno dei cinema-teatro di Milano, che ha spiegato: “Lascia davvero senza parole — le sue parole sull’episodio del film horror nella scuola media di Cremona, all’Ansa — la superficialità con la quale il docente ha acconsentito alla visione del film senza nemmeno informarsi sulla tipologia, lasciando poi agli studenti stessi la scelta ultima di cosa vedere. E questo lascia intendere come il cinema purtroppo e troppo spesso sia ritenuto da molti un banale momento di intrattenimento. Sconcerta, in particolare, che in barba a qualsiasi normativa sia stato fatto vedere un film che non risponde assolutamente al concetto di visione per uso scolastico”.
Schintu ha concluso: “Questa vicenda dimostra, al di là del caso specifico, come la visione di un film, qualsiasi esso sia, fatta al di fuori di qualsiasi contesto, non presentata nel giusto modo e non contestualizzata, può solo causare malumori e danni. In questo caso, purtroppo, anche psicologici”.