La finale Italia Inghilterra sarà l’epilogo degli Europei 2020, che stiamo vivendo in epoca Covid: l’emergenza non è finita anche se nelle ultime settimane tutta l’Italia è in “zona bianca” e sono diffusi i timori circa gli assembramenti che inevitabilmente si creerebbero in tutte le città se fossero consentiti i maxi-schermi nelle piazze, di conseguenza vietati praticamente ovunque, in ossequio alle norme anti-Covid e alla prudenza per scongiurare la possibilità che un momento di festa e condivisione diventi occasione per propagare il contagio da Coronavirus.



Il primo avvertimento è arrivato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha dichiarato: “Tifiamo Italia, ma la mascherina va usata anche all’aperto in presenza di assembramenti”. Difficile però far rispettare l’utilizzo in caso di mega-raduni per la finale Italia Inghilterra, dunque i Comuni bloccano le adunate in piazze o stadi. A Roma è tramontata la possibilità di vedere la partita allo stadio Olimpico, anche se sono confermate le due ‘Fan zone‘ al Football Village di Piazza del Popolo e ai Fori Imperiali, che richiedono la prenotazione e funzioneranno secondo le norme già adottate per tutte le altre partite dell’Italia.



FINALE ITALIA INGHILTERRA, NO AI TIFOSI IN PIAZZA: LE NORME CITTÀ PER CITTÀ

La finale Italia Inghilterra non sarà visibile sui maxi-schermi in piazza causa Covid praticamente da nessuna parte: a Milano il sindaco Giuseppe Sala ha confermato che “per prudenza” non verranno allestiti maxi-schermi e si disporranno norme per controllare l’eventuale festa in caso di vittoria, con la gente che in quel caso si riverserebbe certamente in Piazza Duomo, come era già successo un paio di mesi fa per lo scudetto dell’Inter.

A Torino, il sindaco Chiara Appendino ha detto chiaramente che “la pandemia non ci permette aggregazioni”, stessa storia a Napoli, con preoccupazioni legate agli assembramenti post-partita in caso di vittoria. Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha invece voluto ricordare che “c’è in gioco la nostra salute”, annunciando a sua volta misure rigide per evitare qualsiasi tipo di assembramenti. A Bologna un’ordinanza vieta la vendita di bevande d’asporto, alcoliche e non, inoltre sarà anche vietato far scoppiare petardi e mortaretti, tutto con l’obiettivo di contenere le feste in caso di vittoria. Provvedimenti molto simili anche a Venezia, dove il sindaco Luigi Brugnaro ha parlato della necessità di “salvagruardare la sicurezza”. La città più tollerante sembra essere Firenze, che non allestirà il maxi-schermo ma non ha fissato divieti.