Finanziamenti clima, da un rapporto pubblicato dall’organizzazione Oxfam sul monitoraggio dei fondi e dei relativi progetti per la lotta al cambiamento climatico approvati risulta che una grande percentuale, cioè il 52% pari ad una cifra di quasi 41 miliardi di dollari, non sarebbe stata contabilizzata. Dall’analisi dei registri, che Oxfam definisce già poco chiari e quasi inaccessibili, emerge infatti la difficoltà di reperire informazioni circa la destinazione dei soldi, che per la maggior parte vengono forniti proprio dagli enti Banca Mondiale e Fmi, per contribuire al portafoglio. L’impatto di questi aiuti però non può essere valutato, in quanto mancano proprio le indicazioni su quali siano state le iniziative effettivamente attuate grazie proprio alle previsioni di spesa che dovevano essere fatte in precedenza.



Ufficialmente, come dichiarato dalla responsabile dell’associazione della sede di Washington Kate Donald, tutti gli sforzi economici previsti dovrebbero essere destinati non solo alla riduzione dell’impatto da cambiamento climatico, ma anche al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni che vivono nei paesi più a basso reddito, con azioni legate al miglioramento di disponibilità ed accessibilità alle energie pulite. Tuttavia i flussi non sono stati contabilizzati come previsto.



Oxfam, rapporto sui finanziamenti clima della Banca Mondiale: “Non ci sono informazioni sull’utilizzo di 41miliardi di dollari”

L’analisi Oxfam sull’utilizzo dei finanziamenti clima da parte della Banca Mondiale, solleva una questione importante che riguarda la mancata chiarezza delle informazioni contenute nei registri che dovrebbero riportare la quantità di fondi destinati e i relativi progetti. Un iter burocratico preciso che parte dalla previsione di spesa per l’obiettivo fino alla chiusura effettiva del progetto. Questa grave mancanza, come sottolinea l’organizzazione non può essere considerata una semplice svista, ma dovrebbe costituire una violazione che rischia di far crollare la fiducia delle persone in merito agli sforzi internazionali contro il cambiamento climatico.



Non conoscere come viene utilizzato il 52% di tutti i soldi inoltre, potrebbe portare al fallimento dei progressi ottenuti fino ad ora grazie anche agli accordi presi dai vari paesi al summit annuale COP clima. La direttrice Kate Donald ha precisato, invitando la Banca Mondiale ad una maggiore trasparenza: “Sapere come vengono spesi i miliardi destinati all’azione per il clima dovrebbe essere accessibile a tutti, soprattutto alle comunità del Sud Globale che dovrebbero trarne maggiore beneficio“.