Finaz ha anticipato il suo terzo progetto discografico da solista con il singolo “Heart of Stone“, di cui oggi ha regalato una versione acustica in esclusiva per i lettori di Rockol. A loro ha dedicato qualche parola in merito all’album dal titolo Cicatrici: “E’ il primo disco della mia carriera di cui non cambierei niente. La sua eterogeneità è fortemente voluta, in un momento di omologazione totale su tutti i fronti un elogio della diversità e della curiosità artistica mi sembrava doveroso”.
Il chitarrista, poi, ha parlato anche della title track definendola suadente e profonda, è scritta e cantata insieme a Petra Magoni, mentre Heart of Stone vede la collaborazione di Alex Ruiz: “La sperimentazione, la chitarra che imita i vari strumenti fanno in modo che il virtuosismo lasci spazio al divertimento, al senso della composizione e all’ironia. Ho cercato di infondere in questo disco tutte le mie cicatrici, tutte le mie esperienze musicali e di uomo”.
Il terzo album di Finaz dei Bandabardò
“Cicatrici” è uscito il 18 giugno e contiene altre dodici tracce oltre “Heart of Stone” e l’omonimo brano, queste sono: Piccola Sonata, Hotel K, Just Like Always, Mojave Song, Bambaya, Tu Si ‘Na Cosa Grande, Follow Your Mind, I Want You, Marrakech Moon (featuring Sara Piolanti), Dici che non è amore (featuring Giambattista Galli), Mozartiana, The String Theory.
L’album di Finaz (voce e chitarra dei Bandabardò) segue l’iper acustico “Guitar Solo” del 2012 e la ricerca elettronica applicata alla chitarra di “GuitaRevolution” (2016). Finaz, con questo nuovo progetto, si concentra su ciò che maggiormente rappresenta storicamente la sua creatività: la composizione di vere e proprie canzoni e il travestimento della sua chitarra acustica per raggiungere sonorità fantasiose e incredibili. Proprio per questo il musicista toscano lo definisce come il disco della propria maturità solista.