Fincantieri punta tutto sulla transizione energetica e cambiamento climatico con un contratto da 250 milioni di euro per la costruzione di navi “green” destinate ai parchi marini eolici. Le dichiarazioni del CEO Pierroberto Folgiero al Financial Times hanno riportato in positivo il titolo in borsa dopo le forti oscillazioni dovute anche al mancato accordo col gruppo di cantieri navali francese Stx. Si tratta infatti di una commessa molto importante che contribuirà alla ripresa economica tutto il settore navale italiano.



Come già annunciato dall’Ansa nei primi giorni di marzoFincantieri, attraverso la sua controllata Vard, ha firmato il contratto con un nuovo cliente, Edda Wind per la costruzione di quattro Commissioning Service Operation Vessels“. La norvegese Edda Wind è tra le principali società che si occupano dei servizi eolici offshore, cioè i parchi marini che producono energie rinnovabili sui quali ora Fincantieri investe per il futuro. Folgiero ha dichiarato con entusiamo che, “questo dimostra la valenza del settore eolico offshore come terzo caposaldo del nostro core business, accanto a crocieristica e difesa, aggiungendo al nostro portafoglio un nuovo e ambizioso cliente“.



Fincantieri, nuova commessa per parchi eolici: “Navi ecologiche sono il futuro”

Il futuro dei cantieri navali italiani è rappresentato dalla transizione energetica, questo è quanto ha affermato Pierroberto Folgiero intervenuto sulle pagine del Financial Times. Ora infatti grazie all’ordine commissionato da Edda Wind, sarà possibile costruire navi ecologiche a supporto dei parchi marini eolici. Questo indubbiamente segna anche una svolta green perchè come fa notare il CEO, il settore è cambiato e se precedentemente “il maggiore lavoro dei cantieri navali era rappresentato soprattutto dalla costruzione di piattaforme petrolifere ora significa contribuire alla creazione dei parchi marini eolici”.



Tutto ciò anche nei mercati finanziari rappresenta uno spiraglio per gli azionisti dopo l’annuncio dell’accordo sfumato sull’acquisizione Stx. All’epoca, nel 2021, il ministero delle finanze francese si era opposto dando ufficialmente la colpa all’incertezza del contesto economico provocata dalla pandemia. Ora sempre sul Financial Times, Folgiero commenta l’episodio: “Ci sono state incomprensioni dopo l’arrivo di Macron e l’intesa si è interrotta, ma la cooperazione industriale tra Italia e Francia resta sempre un capitolo interessante“.