Mentre in ogni singolo paese europeo il green pass è stato abolito già da mesi, l’esibizione del certificato verde è ancora necessario laddove ci si debba spostare in ambito comunitario da uno stato all’altro. L’obbligo è previsto fino a giugno 2023, dopodichè sparirà. O forse no.
L’inganno sembra servito. Il green pass, nato per tracciare gli spostamenti ed evitare che si potesse venire in contatto con chi non si fosse vaccinato, non sparirà in realtà del tutto. L’impianto informatico su cui si fonda, che ci ha fatto scoprire il famigerato Qr Code, resterà, e servirà per continuare a monitorare e censire i cittadini europei. La stessa tecnologia usata per il green pass potrebbe infatti ora essere utilizzata per le prescrizioni mediche elettroniche e per la tessera di vaccinazione dell’Ue, nel quadro dello Spazio europeo dei dati sanitari. Su questo ci sta lavorando la Commissione Europea in base a quanto ha rivelato al portale Eunews Stefan De Keersmaecker, portavoce della Commissione europea per la salute.
La ‘sperimentazione’ del green pass non avrà fine
Il dubbio era già stato paventato, ma ora sembra essere sempre più una realtà. Quando era stato introdotto il green pass i ‘complottisti’ avevano avanzato l’ipotesi di come non si trattasse di un semplice strumento sanitario, come era stato descritto per convincere i cittadini a vaccinarsi, ma di una prova per testare il funzionamento di tracciamento digitale futuro.
Saranno anche tesi complottiste ma sembrano ora prendere sempre più forma. Ipotesi, questa, che lascia trapelare tra le righe anche il quotidiano La verità.
E se andiamo a ritroso nei mesi, Mario Draghi, quando era ancora premier, aveva chiaramente affermato in una conferenza stampa del 2022 come la struttura emergenziale non sarebbe stata del tutto smantellata, ma si sarebbe trasformata in struttura ordinaria. A farlo notare è stato nelle scorse ore anche L’Indipendente, che ha voluto anche far riflettere sul ‘modello cinese’ di controllo verso cui ci stiamo dirigendo a passo spedito, in cui sembra diventare inevitabile che ogni singolo dato della popolazione venga registrato e tracciato.
Non sta forse sfuggendo di mano questa corsa alla digitalizzazione tout court? E sarà davvero positivo per tutti noi come cercano di farci credere?