Finlandia e Svezia sono pronte a entrare nella Nato e i protocolli relativi alla loro adesione saranno firmati domani dai partner dell’Alleanza Atlantica nella sede del quartier generale di Bruxelles. Come si legge nella nota diramata dalla stessa Nato, dopo la firma, attesa attorno alle 11.30, il segretario generale della NATO, Jans Stoltenberg, e i ministri degli Esteri Pekka Haavisto (Finlandia) e Ann Linde (Svezia) si renderanno protagonisti di una conferenza stampa congiunta, durante la quale si confronteranno con i giornalisti presenti e forniranno ulteriori dettagli al mondo.



Uno step questo – ricordiamo – che si è potuto raggiungere soltanto grazie al dietrofront della Turchia di Erdogan, Paese che soltanto lo scorso 20 maggio si era opposto all’istanza di Finlandia e Svezia di unirsi alla Nato, evidenziando che i due Paesi nordici fornivano supporti alle organizzazioni curde. Un’impasse dalla quale si è riusciti a venire fuori unicamente per mezzo della sottoscrizione di un memorandum d’intesa fra gli Stati candidati e la Turchia stessa.



FINLANDIA E SVEZIA NELLA NATO, ERDOGAN CENTRA L’INGRESSO NELLA PESCO

Inevitabilmente, la maggior parte del clamore mediatico è stata suscitata dalla decisione di rinunciare alla neutralità da parte di Svezia e Finlandia, con annesso stop del loro sostegno alla popolazione curda. Tuttavia, vi è un tassello del memorandum che non va fatto passare sotto silenzio e che potrebbe generare importanti sviluppi nell’ambito della Politica Europea di Sicurezza e Difesa dell’Unione Europea (PESD).

In particolare, il punto 8 del documento impegna Finlandia e Svezia a sostenere il più ampio coinvolgimento possibile della Turchia in tutte le iniziative presenti e future che si riferiscono alla PESD, inclusa la partecipazione della Turchia al progetto della Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO) sulla mobilità militare: si tratta, più dettagliatamente, di una piattaforma strategica che permette la circolazione celere e priva di problematiche da parte di personale e mezzi militari in tutta l’Ue.